Dinami, Cisal: il Prefetto in processione per suonare la sveglia a chi dorme
"C’era anche il Prefetto di Vibo Valentia dott. Giovanni Bruno alla processione della Madonna della Catena svoltasi domenica scorsa a Dinami e guidata dal parroco uscente don Pietro Carnevale e dal suo successore don Felice Palamara.
Una risposta a chi - si legge in una nota della Cisal di Vibo Valentia - chiacchiera troppo e senza senso dopo quanto accaduto ad Oppido e San Procopio ? Certo il Prefetto di Vibo Valentia non si è portato a Dinami per compiere una semplice passeggiata. Chi lo conosce e continua ad apprezzarne quotidianamente il suo profondo impegno per risolvere i problemi del territorio si è detto convinto che un segnale, soprattutto a chi dorme, ha voluto mandarlo.
La partecipazione alla processione della Madonna della Catena, inutile nasconderlo, è valsa a sollevare considerevoli commenti che vanno tutti a raccordarsi all’eco sull’evento del 2 luglio scorso a Oppido Mamertina e legato al tanto discusso inchino della statua della Madonna delle Grazie che si è fermata davanti alla finestra dell’abitazione del boss Peppe Mazzagatti che è agli arresti domiciliari per ergastolo.
Per la popolazione di Dinami la presenza del Prefetto Giovanni Bruno che nel corso della processione era affiancato dal comandante provinciale dei carabinieri Daniele Scardecchia, dal sindaco Maria Ventrice e dal Segretario Generale della Cisal, Franco Cavallaro, ha costituito un vero motivo di soddisfazione. “Non possiamo non esprimere la nostra più viva approvazione – è stato commentato da più parti durante la processione – per la spontanea presenza e partecipazione della massima autorità territoriale di governo che ha dimostrato con questo atteggiamento di essere vicino alla gente più di quanto si possa pensare”.
Un gesto che la popolazione di Dinami ha molto apprezzato e fortemente condiviso. “Da queste parti – è stato aggiunto - non capita tutti i giorni di poter contare sulla personale solidarietà di un’autorità così elevata durante una processione religiosa e crediamo non soltanto per confermare che lo Stato c’è visto che l’impegno del Prefetto di Vibo Valentia per i problemi più complessivi del territorio diventa sempre più incisivo e determinante ad ogni livello. Vedere il Prefetto Giovanni Bruno in processione è stata un’autentica sorpresa per tutti. Non c’è lo aspettavamo ed è per questo che siamo stati contenti.”
Qualcuno si è anche chiesto se la scelta di Giovanni Bruno voleva essere una risposta al provvedimento emanato dal Vescovo di Palmi ed Oppido, mons. Francesco Milito che ha disposto la sospensione dello svolgimento di tutte le processioni della diocesi a tempo determinato. In realtà chi ha potuto colloquiare, sia pure attraverso qualche battuta con il Prefetto, ha avuto modo di cogliere una espressione che è stata condivisa da tutti.
Per Giovanni Bruno, infatti, alla luce di quanto accaduto non solo nei giorni scorsi diventa un importante stimolo per promuovere una immediata, ampia e seria riflessione, a più voci, capace di individuare nuove regole per il futuro. “La improvvisa e più che gradita presenza del Prefetto Giovanni Bruno – ha, poi, dichiarato il sindaco di Dinami, Maria Ventrice – ha rappresentato una importante testimonianza istituzionale che la popolazione ha dimostrato di apprezzare.
La dichiarazione del Vescovo di Palmi e Oppido ha scioccato il mondo calabrese della Chiesa calabrese che ha tutto il dovere di domandarsi se le processioni e la credenza popolare meritano siffatti atteggiamenti. Dinami con la partecipazione del Prefetto Giovanni Bruno si è sentita gratificata. A trovarne giovamento morale e spirituale sono stati soprattutto i cittadini più sofferenti che hanno visto di buon grado la spontanea visita di Sua Eccellenza”."