Soppressione provveditorato, Molinari (M5S): “Scelta illogica”
“Il Governo Renzi continua a far danni proponendo, tramite il Ministro della Giustizia Orlando, interventi che sanno di beffa, soprattutto per il nostro territorio. L’ipotesi dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (d.P.C.m.) relativo al nuovo “Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia”, che intende applicare la spending review proprio in un settore - quello della sicurezza e la lotta alla criminalità - essenziale per il recupero dall'illegalità - e lo sviluppo - della Calabria ha dell'incredibile. Lo schema, infatti, prevede una forte riduzione di organico del personale dell'Amministrazione penitenziaria, comprese quelle professionalità decisive che ricoprono i ruoli di dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna”. E’ quanto afferma in una nota il deputato del Movimento 5 stelle, Francesco Molinari.
“Un incredibile scivolone da parte di un Governo che, invece di costruire dei presidi a tutela dei cittadini, mettendo a disposizione delle istituzioni i mezzi per combattere la criminalità ma anche per garantire il fine ultimo della pena, quello rieducativo, vuole fare economia proprio abbattendo i bastioni - già in crisi - su cui si regge la sicurezza pubblica. Senza considerare poi che il personale della Carriera dirigenziale penitenziaria dovrebbe essere escluso dalle riduzioni, essendo destinatario del trattamento giuridico ed economico del personale dirigente della polizia di Stato con funzioni di polizia e, comunque, concorrendo l'Amministrazione penitenziaria, nel suo complesso, al sistema di sicurezza dello Stato. Ma il fatto più grave è l’ipotesi di soppressione di ben cinque Provveditorati Regionali, tra cui la Calabria, che verrebbe riaccorpata in un maxi Provveditorato insieme alla Basilicata e alla Puglia: un accorpamento di territori per loro natura lontani e diversi e quindi logisticamente difficili da gestire nello stesso modo.
Un disegno assolutamente illogico, che contraddice anche il Governo della legislatura precedente, quando il sottosegretario alla Giustizia, Antonio Gullo, si era dichiarato cosciente del fatto che una ulteriore riduzione dell’organico avrebbe inciso in maniera negativa sulla sicurezza ma Renzi ed il suo ministro fanno finta di niente. Alla luce degli ultimi fatti di cronaca del territorio calabrese, come si può pensare veramente di sopprimere il Provveditorato diminuendo così la presenza dello Stato e delle sue istituzioni? Sarebbe questa la soluzione per risollevare le sorti della Calabria, assediata dalle cosche mafiose? Sarebbe questa la soluzione per migliorare la situazione delle carceri italiane?
Noi del M5S non siamo d’accordo, ed ho presentato - unitamente ad altri portavoce in Senato - un'interrogazione in merito. Le riduzioni del corpo penitenziario metterebbero a serio rischio, prima che gli obiettivi di politica penitenziaria, la tenuta del sistema complessivo riflettendo negativamente sul perseguimento dei fini istituzionali, di sicurezza e di trattamento rieducativo, sistematicamente sbandierati dai governi e sempre demandati ad un' Amministrazione penitenziaria abbandonata. Non possiamo permettere che i presidi di legalità del nostro territorio - Tribunali, Caserme e Commisariati - vengano giorno per giorno smantellati, dopo le solite promesse da marinaio.
Non si può lasciare che tirino la cinghia - quando non le cuoia - gli operatori del comparto, con effetti a catena sulla sicurezza dei cittadini e soprattutto non si può pensare di farlo proprio in un momento così delicato per la nostra Regione. Il Ministro Alfano aveva promesso tre mesi fa 800 tutori dell'ordine : la Calabria sta ancora aspettando ed è stanca di essere presa in giro".