‘Ndrangheta: revocata confisca beni a Nicotera
La Corte d'Appello di Catanzaro ha revocato la confisca dei beni di Cosimo Congiusti, il 53enne di Nicotera Marina (Vv) ucciso con quattro colpi di fucile il 9 novembre 2010 mentre rientrava a casa in bicicletta. Nel caso specifico, i giudici dopo un pronunciamento sulla vicenda da parte della Cassazione che aveva annullato con rinvio la confisca, hanno ora deciso di restituire alla moglie di Congiusti un immobile sito nel Comune di Nicotera e confiscato il 15 luglio del 2006.
La Corte, in accoglimento di una richiesta dell'avvocato Giovanni Vecchio, ha ritenuto che nel caso di specie "non vi sono elementi sufficienti per ritenere fondata la presunzione di illiceità nell'acquisizione del bene in questione". Cosimo Congiusti era ritenuto elemento di primo piano del clan Mancuso di Limbadi (Vv), con legami pure con le cosche del Reggino tanto da essere soprannominato "U Galatrisi" per essere nato a Galatro (Rc).
Era imputato nel processo antimafia "Impeto" in corso a Vibo ed in passato era stato anche condannato nel processo "Decollo" per aver messo sotto usura l'imprenditore Bruno Fuduli, poi collaboratore di giustizia e primo infiltrato del Ros nell'organizzazione di narcotrafficanti. Le indagini sull'omicidio di Cosimo Congiusti - ritenuto un delitto "eccellente" dagli inquirenti - sono passate nel 2011 dalla Procura di Vibo alla Dda di Catanzaro. (AGI)