Giornalista licenziata da Esperia Tv, l’emittente: mandata via a causa della crisi
Esperia Tv, in una nota a firma di Fabiola Marrelli, ha inteso replicare alle dichiarazioni rilasciate da Ubaldo Schifino subito dopo la sentenza che ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento, circa un anno fa, della giornalista crotonese Rossana Caccavo.
“Comprendo la voglia di manifestare solidarietà alla dott.ssa Caccavo. E’ doveroso da parte mia, a tutela dell’emittente che rappresento e del gruppo imprenditoriale di cui fa parte - afferma la Marrelli - fornire a lei e a chi legge alcune precisazioni. La più importante è che nessuno ha voluto mettere a tacere una giornalista: questo è un tema che esula completamente dalle ragioni del contenzioso con la nostra ex collaboratrice. Semplicemente la nostra azienda, come tante altre, è stata costretta dalla generale situazione di crisi economica ad una revisione dell’aspetto organizzativo, e quindi ad un ridimensionamento del personale. Sostenere che la dott.ssa Caccavo sia stata messa a tacere - prosegue la nota - è anche offensivo nei confronti dei validi giornalisti di Esperia tv, professionisti che non sono certo disponibili ad essere limitati nel loro diritto-dovere di informare compiutamente e correttamente i cittadini. Né Esperia ha mai tentato di porre alcun limite a questa libertà: la nostra emittente si distingue per la sua informazione libera e pulita, frutto dell’impegno di validissimi professionisti che amano il proprio lavoro, e sono impegnati sui territori per dare voce alla cittadinanza e per raccontare, senza limiti o censure, i problemi che si vivono ogni giorno sul territorio. E’ evidente, tra l’altro, che il vero editore di un organo di stampa non è mai l’imprenditore, ma il lettore o il telespettatore: nessun progetto editoriale ha successo se non gli viene riconosciuta libertà, imparzialità ed autorevolezza”.
“Il nostro unico obiettivo - aggiunge Marrelli - è quello di raccontare la voce di tutti. Il suo intervento - non certo la parte in cui legittimamente riconosce la bravura della sua ex collaboratrice - ha offeso l’intero Gruppo Marrelli, di cui fa parte Esperia TV. Un Gruppo articolato, che punta sul coinvolgimento di riconosciute professionalità, e guidato da una classe dirigente impegnata in diversi fronti e che tutti i giorni lavora con il solo obiettivo di lavorare senza risparmiare grandi sacrifici personali. E’ assolutamente legittimo che lei si schieri dalla parte della dr.ssa Caccavo: del resto - prosegue - al momento, la sentenza le dà ragione. Ma in fatto di correttezza, serietà e rispetto dei principi, non solo dei lavoratori, non ha certo alcunché da insegnarci. La sentenza, peraltro, non si occupa affatto di questi argomenti, né della professionalità della dott.ssa Caccavo: basta leggerne le motivazioni. Né si comprende - conclude la nota - il nesso tra le 'offese' che questa terra subisce ed il licenziamento della collaboratrice”.