“Cisal :Piano struttirale comunale: la mancata adozione rappresenta una vergogna ”
"Non può essere che solo la politica, gli enti istituzionali e gli ordini professionali siano deputati a decidere sulle sorti del futuro urbanistico della città e dintorni." E' quanto afferma Filippo Curtosi della Cisal Vibo Valentia.
"Non si capisce perché - aggiunge Curtosi - sul piano strutturale comunale, ex piano regolatore della città, incomba, in maniera perenne, il motto di don rodrighiana memoria:… questo non sa da fare!
O meglio si capisce, ed a chiare note, che in chi tenta di affrontarne il problema permane la convinzione che certi interessi di parte non possono essere sottovalutati.
Quel che avvilisce è che la mancata adozione dello strumento urbanistico rappresenta una vera e propria vergogna e che nel contempo lascia esterrefatti l’idea del sindaco Nicola D’Agostino di impedirne la discussione in sala consiliare.
Non si spiega diversamente il fatto che da quasi un cinquantennio tutte le amministrazioni che si sono succedute alla guida di Palazzo “Luigi Razza” abbiano contribuito ad inserire, volutamente, ostacoli sempre più insormontabili all’ideale percorso che avrebbe dovuto portare alla messa in ordine del territorio vibonese.
Amministrazioni tutte brave e capaci di immettere, al rinnovo di ogni consiliatura, motivi di nuovi interessi di gruppi o potentati economici per spostarne l’obiettivo legato all’attesa adozione.
Chi ci ha rimesso in tutto questo lasso di tempo ? Certamente i tantissimi cittadini che in tempi non sospetti hanno acquistato, invano, taluni con sacrifici, un fazzoletto di terra per costruirsi un’abitazione.
Non entriamo, per non tediare, sugli aspetti tecnici e politici che hanno condotto a questo stato perché già a conoscenza di tutti però non è giusto non condannare un complice atteggiamento che continua a penalizzare una città cui tocca rivendicare ogni suo legittimo diritto.
La Cisal boccia e condanna, a nome di tutti i cittadini defraudati di questo diritto, i comportamenti della classe politica nella sua interezza, a prescindere da ogni colore partitico, le istituzioni e quanti non hanno saputo frapporsi energicamente allo strapotere di gruppi di pressione impegnati a difendere ogni tipo di interesse personale e non.
Per il Sindacato occorre dare una spallata alla cultura delle polemiche che continua a campeggiare su questo fronte della vita politico amministrativa perchè bisogna dire basta a chi continua a schierarsi contro i reali bisogni di un territorio che per il suo sviluppo punta anche alle risorse imprenditoriali, spesso ferme per il dilagare della spietata difesa degli interessi di chi non vuole l’adozione del Piano strutturale comunale.
Basta anche con la cultura delle rivendicazioni di primogenitura su questo o quel documento sul Psc.
Il cittadino ha bisogno di guardare ai fatti ed in questa direzione continua ad esserci il buio più completo.
Quel che più preoccupa però è che per l’attento cittadino, che osserva impotente alla messa in scena di questa farsa politica affidata alle odierne postazioni presenti dentro e fuori il consiglio comunale, non esiste, al momento, alcuno spiraglio per mandare a casa un’amministrazione che continua a produrre scelte infelici ed impopolari, complice una opposizione di ricorrere a misure forti ed adeguate per arrestare la marcia di un governo che non garantisce più nessuno.
Vibo Valentia, oggi, è una città ingovernabile. Da qualsiasi punto si osservi c’è sempre qualcosa che non va e che si ripercuote, inesorabilmente, sulla pelle dei cittadini.
Questo vuol dire che -conclude la nota - occorre prendere atto, immediatamente, di questa incapacità politica e dell’immobilismo amministrativo perché per come avvenuto per altri settori della vita pubblica quotidiana soltanto attraverso autorevoli e concreti interventi diventerà possibile garantire al cittadino il diritto alla più ideale condizione di vita."