Emergenza rifiuti. Dietrofront di Pugliano: non mi dimetto
Francesco Pugliano non si dimette da assessore all’Ambiente della Regione Calabria: per la delusione di quanti avevano ipotizzato questa via, dopo la mancata approvazione urgente del Piano regionale sui rifiuti ma, soprattutto, confidando nell’avvertimento, lanciato lunedì scorso dallo stesso Pugliano, quando aveva annunciato che, in tal caso, avrebbe rimesso il suo mandato.
Nel corso della conferenza stampa fissata stamani e nella quale tutti si aspettavano la decisione di Pugliano di abbandonare l’Esecutivo, l’assessore ha affermato di aver ricevuto, e da poco, un “accorato appello” da parte della presidente Stasi; ed alla quale non avrebbe potuto dire di no: “per non lasciarla in ulteriore difficoltà rispetto alle tante problematiche che sta seguendo”, ha affermato.
Niente dimissioni, dunque, ma non risparmia critiche alla maggioranza però, e proprio sulla mancata approvazione della legge regionale che, secondo Pugliano, ha provocato disagi concreti alla gestione del sistema non dando la possibilità, per i privati che stanno sostenendo il sistema pubblico nel trattamento dei rifiuti, di avere un contratto, perché ad oggi non vi è nessuno che sia autorizzato a stipularlo. Imprese impegnate nell’emergenza dal mese di febbraio scorso e che ad oggi, stando sempre alle dichiarazioni di Pugliano, non avrebbero ancora ricevuto nemmeno un euro.
L’assessore ha poi annunciato che sono pronti i commissariamenti per i primi trenta comuni morosi che non hanno, cioè, provveduto a pagare il debito sui rifiuti e che, quindi, metterebbero in tal modo in difficoltà la gestione del sistema. "Per i Comuni morosi – ha detto Pugliano – è pronto il decreto di commissariamento secondo tutti gli annunci che ho fatto nei mesi scorsi. Per i primi trenta, in ordine all'entità del debito per il 2013 nei confronti della Regione è pronto il decreto per fare partire il commissariamento".