Borgia, il sindaco: “Nessun addio all’Ufficio del Giudice di Pace”
“Nessun addio all’Ufficio del Giudice di Pace di Borgia. Si è trattato solamente di un “mero errore materiale” del Ministero della Giustizia che -- nel trasmettere gli elenchi allegati alla circolare (la n.598 del 17 luglio 2014) con la quale si comunicava l’avvio delle attività di formazione ed affiancamento del personale addetto alle circoscrizioni degli Uffici del Giudice di Pace, non ha inserito i nominativi del personale individuato per l’Ufficio G.d.P. di Borgia”. A darne notizia – attraverso una nota diramata dal responsabile dell’Ufficio Stampa – il Sindaco Francesco Fusto.
“Non appena presa visione dell’evidente mancanza – prosegue il primo cittadino – nella stessa giornata (28 luglio) in cui è giunta la disposizione, ho personalmente inviato al signor Presidente del tribunale di Catanzaro, al signor Ministro della Giustizia, nonché ad altri opportuni destinatari, segnalazione dell’errore.
Non solo. Dopo essermi accertato che, tramite pec, da Roma fosse stata inoltrata a Catanzaro nota integrativa alla predetta circolare, per evitare che qualche eventuale ulteriore problematica o difetto di comunicazione tra i diversi Uffici del Tribunale del capoluogo, comporti ritardi nell’avvio della formazione del personale e conseguenti slittamenti dell’avvio dell’attività dell’Ufficio del Giudice di Pace di Borgia, sto personalmente seguendo la vicenda e continuerò a farlo fino alla definitiva certezza che tutto proceda per come dovuto".
"Ciò al fine di garantire a tutti i cittadini di Borgia e dell’intero comprensorio di competenza di questo presidio di Giustizia, nonché a tutti gli addetti ai lavori, il normale avvio delle attività. Stiano tranquilli, quindi, tutti gli interessati. La notizia (probabilmente tratta da una disposizione del tribunale di Catanzaro che non teneva evidentemente conto dell’integrazione ministeriale) secondo la quale - dal prossimo 1 settembre - Borgia sarebbe destinata a perdere l’importante Ufficio Giudiziario tenacemente voluto e mantenuto dall’Amministrazione Comunale, non corrisponde al vero”.