Unesco: il Codex Purpureus Rossanensis nell’elenco della Memory of the World
"La candidatura del Codex Purpureus Rossanensis nell'elenco della Memory of the World dell'Unesco rappresenta, per la Città, per l'Area urbana Corigliano-Rossano e per l'intero territorio ionico, un'opportunità unica per iniziare a programmare, in modo virtuoso e su basi nuove, una strategia valida che miri al rilancio dell'inestimabile patrimonio culturale e turistico della Sibaritide. L'Amministrazione Antoniotti, da parte sua, intensificando la proficua e preziosa collaborazione con la Chiesa diocesana e con il coinvolgimento essenziale delle forze imprenditoriali, si farà promotrice di tutte le iniziative necessarie mirate alla migliore promozione del brand di Rossano Città del Codex".
È quanto afferma l'Assessore alla Cultura e Pubblica istruzione, Stella Pizzuti, che sintetizzando l'entusiasmo espresso dal Sindaco Giuseppe Antoniotti e dall'Amministrazione comunale ha espresso il compiacimento dell'intera Istituzione civica per l'importante tappa raggiunta dal Codice purpureo nel più ampio cammino verso il riconoscimento del monumento quale Patrimonio dell'Umanità.
"Abbiamo appreso con soddisfazione – dichiara l'Assessore - la notizia dell’accoglimento della candidatura del Codex Purpureus Rossanensis nell’elenco della Memory of the world dell’Unesco. Una candidatura importante non solo per il valore intrinseco del nostro Codex, ma anche per l'impegno profuso fino ad ora per l'ottenimento dell'ambito riconoscimento".
"Anche in questa occasione - aggiunge - corre il doveroso obbligo di rivolgere la nostra gratitudine a S.E. Mons. Santo Marcianò che per primo, con la collaborazione del direttore dell'attuale Amministratore diocesano Mons. Antonio De Simone, del direttore dei beni culturali ecclesiastici Don Nando Ciliberti, del direttore del Museo diocesano di Arte Sacra Don Pino Straface e dell'economo Don Pasquale Madeo, nel gennaio del 2007, ebbe l'idea di avviare l'iter per la richiesta di candidatura del Codex Purpureus Rossanensis, attivando tutte le vie necessarie, non ultima l'apertura di un portale telematico dedicato proprio all'evangeliario miniato (www.codexrossanensis.it)."
"Il nostro auspicio più sentito, che racchiude quello dell'intera Città e del comprensorio - prosegue la Pizzuti - è riuscire ad attivare una collaborazione proficua tra tutte le parti interessate: non possiamo permetterci nessun tipo di errore! È fondamentale che i rappresentanti del Clero diocesano e gli Amministratori della Città di Rossano, unitamente alle forze imprenditoriali, al più presto elaborino una strategia di azione per valorizzare il territorio, facendo del Codex la forza trainante dell'intera fascia ionica".
In autunno, come è noto, il Codex ritornerà a Rossano dalla sede dell’Icrcpal di Roma, che ha terminato il lavoro di restauro cui è stato sottoposto. Per il nuovo Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano, che si insedierà ufficialmente nello stesso periodo "non si poteva pensare a un regalo più bello, pieno di mistico valore! Pertanto – conclude l'Assessore alla Cultura e Pubblica istruzione - mi associo all'auspicio del consigliere Lorenzo Antonelli, vice presidente del Consiglio comunale di Rossano, affinché il 2015 sia l'anno del Codex, "un punto zero dal quale iniziare a programmare, la promozione di questo immenso e unico patrimonio culturale".