Il Codex Purpureus Rossanensis sarà esposto al Quirinale

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Il 14 novembre, in occasione della prima visita ufficiale di papa Francesco, al Quirinale sarà esposto il Codex Purpureus Rossanensis, per la prima volta visibile al pubblico dopo il recente lavoro di restyling realizzato dall'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma. L'antico Evangeliario, presumibilmente risalente al IV-VI secolo, che deve il nome al color porpora delle sue pagine miniate redatte in oro e argento, è strettamente legato alla storia della città di Rossano, di cui rappresenta il simbolo più eloquente del glorioso periodo bizantino.

La proposta di "prestare" per un giorno il Codex Purpureus Rossanensis al Quirinale è stata avanzata il 17 settembre durante un incontro avvenuto a Roma tra l'arcivescovo Santo Marcianò nel corso delle fasi conclusive della presentazione del dossier del Codex all'Unesco, "Memory of the world", che, nel frattempo, è già stato inoltrato alla sede mondiale Unesco di Parigi. La perla di Rossano, infatti, come viene da sempre definita, per il suo straordinario interesse biblico, religioso, artistico, paleografico, storico e documentario, è una testimonianza paradigma di una regione, la Calabria, che ha mediato e tradotto in sintesi la civiltà greco-orientale e quella latino-occidentale. (AGI)