Altomonte: l’Euromediterraneo ritorna sul Belvedere dei Sangineto pensando a Garibaldi
Dopo tre serate consecutive, tra rappresentazione e ironia, presso il Teatro “Costantino Belluscio”, l’Euromediterraneo torna – per martedì 19 agosto – ad avere come spazio scenico l’incantevole location del “Belvedere dei Sangineto”.
Infatti, dopo il passionale “PoeTango” dei giorni scorsi, stavolta – alle 20,30 – toccherà a Gregorio Calabretta esibirsi nello spettacolo teatrale "Aspettando ancora Garibaldi", solcando ancora il tema dell’essere “calabresi” .
Il tema della serata, d'altronde, è l'emozionante storia d'amore di due contadini calabresi che vivono il passaggio cruciale per la nostra terra dai Borbone ai Savoia, vivendo in prima persona la venuta di Garibaldi e la repressione del "brigantaggio".
Attraverso la storia della famiglia di questi contadini, la rappresentazione passando per l'occupazione delle terre arriva fino ai nostri giorni, soffermandosi sull'emigrazione che ha coinvolto e coinvolge ancora i nostri corregionali, fino alle ultime vicende politiche.
E per questa rappresentazione storica non poteva che esserci una location altrettanto autentica come il “Belvedere dei Sangineto”.
Si trova in cima al vecchio abitato, praticamente alle spalle del bellissimo tempio angioino di Santa Maria della Consolazione, sovrastando la valle sottostante.
Costruito per volere del Conte Filippo Sangineto, tra il 1345 e il 1380, il tempio è uno dei pochi esempi di gotico puro nel Mezzogiorno. Ospita anche il mausoleo dei “Sangineto”, imponente sarcofago che poggia su tre cariatidi sorrette da altrettanti leoni, opera del senese Tino da Camaino, e quello di Covella Ruffo di Calabria, trisavola di Paola Ruffo di Liegi, già regina del Belgio.
Tornando allo spettacolo di Gregorio Calabretta, lo stesso è monologo in un tempo attraverso un viaggio in Calabria dall' Unità d'Italia ad oggi. Una sorta di racconto di ciò che i libri non dicono, con riferimenti a brani di Francesco Perri, Leonida Repaci e Saverio Strati. Fonico sarà Daniele Princi; assistente scena Simone Bianco; assistente proiezioni Romano Aloisi; musiche di Igor Gullà per la regia di Gregorio Calabretta e la produzione, “Teatro Studio Mediterraneo”.
E per mercoledì 20 s’attende in modo vibrante il Concerto dell’Associazione “Dedalus” introdotto dal professor John Trumper con i testi di Franco Araniti. So esibiranno, nuovamente a Teatro, Mario Artese (voce e chitarra battente); Sergio Artese (voce recitante e cori); Franco Caccuri (basso); Paola Dattis (voce); Checco Pallone (tamburi a cornicee chitarre); Giuseppe Pallone (mandola e mandolino) e Fabio Pepe (flauto e strumentazione midi).