Festival Euromediterraneo di Altomonte, domani in scena “La dolcezza del mandorlo”
Archiviata la serata con il cantastorie Nino Racco, l’Euromediteranneo prosegue con una nuova serata che fa parte di quella “nuova anima” fortemente voluta dagli organizzatori.
È il caso dello spettacolo "La dolcezza del mandorlo", sempre per la serie del “Premio Altomonte Città d’Arte”; è un’operetta folk semiseria con i testi di Ettore Castagna e Maura Gigliotti, interpretata da Ernesto Orrico (narratore) e Viviana Raciti (la bella Coredipetra), le musiche di brani tradizionali calabresi e quelle originali sempre di Ettore Castagna che le segue in scena con la partecipazione di Domenico Corapi.
È una “fiaba ironica", sognante, in un italiano improbabile e reale, fra il dialetto e la Lingua. Una fiaba che raccoglie in sé molte altre fiabe, storielle, racconti della tradizione orale in una sequenza esilarante e malinconica, tenera e comica. La Dolcezza del Mandorlo è fatta delle storie di un paese meridionale che esiste e non esiste, che è un posto ideale per il sogno e per il racconto: vicende di musicisti, storie di beffe, di allegria, di amicizia mentre si dipana la vicenda dell’amore disperato di Loiciuzzu pastore e povero zampognaro, brutto ed emarginato per Coredipetra, la ragazza più bella del paese di Raspinà. La musica s’intreccia fortemente al racconto, la canzone come narrazione e al suono come modalità emozionale capace di restituire ambienti, sentimenti, situazioni di un mondo vicino e perduto. Gli strumenti della tradizione calabrese (lira, chitarra battente, doppio flauto, scacciapensieri e tanti tipi di zampogna) sono tutti presenti in scena e condividono lo spazio sonoro con lo spazio della parola dando il carattere di operetta folk alla Dolcezza del Mandorlo”.
Il gruppo di artisti che propone "La dolcezza del mandorlo" è di diversa provenienza ed estrazione tutti “accomunati”, però, dalla voglia di portare avanti un progetto musical-teatrale legato al recupero di antiche storie popolari innestate da derive narrative legate alla contemporaneità, il tutto innervato da suoni e canti della tradizione calabrese.
Per sabato 23, intanto, ci si prepara ad accogliere sul palcoscenico del Teatro “C. Belluscio” i Talenti di Altomonte nella sezione “Giovani” del Festival denominata “Happy Altomonte”. Quindi, martedì 25 – il cartellone proseguirà con “Upupa My dream is my rebel king 2 – The rebellion” con Antonio Orfanò. Mercoledì 27 quindi l’atteso evento che racconta il dramma di Maria Concetta Cacciola, la “donna coraggio” di Rosarno, uccisa dalla ‘ndrangheta denominato “O cu nui o cu iddi”. Infine, giovedì 28 chiusura con Anna Stratigò Ensemble, progetto vincente di musica arbreshe con delle nuove sonorità.