Fatti di Monasterace, necessità di mettere mano alla legislazione
«I fatti di Monasterace, culminati con l’uccisione della giovane Mary Cirillo, confermano la necessità di mettere mano alla legislazione corrente per prevenire il triste fenomeno della violenza di genere ed abbattere gli odiosi muri della discriminazione e della sopraffazione fisica nei confronti delle donne. Sveltire l’iter di approvazione della legge Albano-Minasi è per questo un obbligo morale dal quale il prossimo Consiglio Regionale della Calabria non potrà tirarsi indietro».
È quanto spiega in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Gabriella Albano, cofirmataria nei mesi scorsi di una proposta di legge dedicata alle donne vittima di violenza. Intervenuta per commentare l’uxoricidio consumatosi qualche giorno fa nel piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, la vicecapogruppo azzurra a Palazzo Campanella ha inteso richiamare la politica alle proprie responsabilità, auspicando una maggiore attenzione istituzionale nei confronti di un fenomeno ormai in triste ascesa.
«Le parole della Consigliera Regionale di Parità Stella Ciarletta, del Segretario Generale CGIL di Reggio Calabria-Locri Mimma Pacifici e dell’Associazione “Quadrato Rosa” di Piana di Gioia ben fotografano la situazione attuale. Urge dotare la Calabria di validi strumenti normativi, creare una solida rete di protezione e contrasto contro tali violenze, ma anche educare al rispetto della differenza di genere, obiettivi, questi, efficacemente evidenziati nella proposta depositata in Consiglio, ancora in attesa di approvazione.
È questo – prosegue la Albano – il solo modo per tutelare le vittime, impedire nuovi tragici fatti di sangue e ricostruire l’immagine di una regione troppo spesso additata come terra ostile alle donne. La Calabria deve dire no alla violenza di genere, ma deve farlo con il linguaggio dei fatti, evitando le inutili lacrime del coccodrillo a tragedie avvenute».