Maltrattamenti in famiglia: arrestato 41enne a Roccella Jonica
Nella notte, a Roccella Jonica, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno arrestato, in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia, C. B., operaio 41enne di origine rumena. L’uomo, sarebbe rientrato a casa nella tarda serata, ubriaco, alla richiesta di spiegazioni in merito al suo stato d’ebbrezza da parte della moglie, un’italiana 43enne, avrebbe risposto scagliandole addosso la propria bicicletta, provocandole escoriazioni al braccio sinistro, che i sanitari, chiamati sul posto, hanno giudicato guaribili in 7 gg..
I militari, intervenuti nell’abitazione dei coniugi, le cui urla avevano attirato l’attenzione dei vicini, i quali – questa volta – non avrebbero esitato a chiamare sul numero di pronto intervento “112” i Carabinieri, i quali hanno immediatamente notato le escoriazioni sulla spalla della donna.
Quest’ultima, assistita dalla guardia medica e tranquillizzatasi, avrebbe raccontato agli operanti di aver già subito, in passato e addirittura dal 2009, minacce, percosse e lesioni, però mai denunciate all’Autorità Giudiziaria, nella speranza di evitare la rottura del rapporto con il coniuge e tutelare la figlia di 3 anni, presente ai fatti accaduti nell’abitazione. Considerato quanto emerso, i Carabinieri hanno tratto in arresto l’uomo, che, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Locri, come disposto dal P.M. di turno, dottoressa Simona Ferraiuolo, mentre la donna e la bambina saranno opportunamente assistite.
È quello della Legge 15.10.2013, n. 119, recante “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere”, un formidabile strumento apprestato dall’Ordinamento che garantisce maggiore protezione alle donne e contrasta, e se possibile previene, un fenomeno odioso e intollerabile. Infatti, al di là dell’inasprimento delle pene di 1/3 [se alla violenza assiste un minore e/o se la vittima è in stato di gravidanza e/o se la violenza è commessa dal coniuge (anche se separato) e dal compagno (anche se non convivente)], la legge prevede, tra l’altro, l’“arresto obbligatorio” in caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare e stalking, nonché l’“allontanamento del coniuge violento dalla casa familiare” (che potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico), l’“irrevocabilità” della querela per violenza e maltrattamenti (sottraendo, di fatto, la vittima dal rischio di una nuova intimidazione tendente a fargliela ritirare) e il “patrocinio legale gratuito” per le vittime che non si possono permettere un avvocato.