C’era una volta il diritto alla studio
Guardando, osservando e scrutando con attenzione la scena (che vedete documentata nelle foto), il nostro, come siamo sicuri, anche il vostro primo pensiero va, e non certo piacevole e lusinghiero, dritto dritto a chi in queste condizioni ci ha messi. Ci ha trascinati. Fra speranze, tante, ma soprattutto fra promesse, sempre e puntualmente disattese, fra sterili ed illusorie parole.
Anch'esse tante, troppe, trasformatesi oggi in boomerang, che potrebbero anche non tornare più indietro...Ma soprattutto fra un mare di vecchie, nuove e purtroppo future tasse, che ci stanno costringendo a vendere anche i pensieri e pignorare quasi, anche i nostri sogni. Ci chiediamo allora basiti ma anche disillusi: ma allora è la fine? Se siamo costretti ad acquistare i libri per i nostri figli, facendo la fila sotto il sole, per tentare di pagarli la metà di quanto costerebbero in libreria, si, allora è proprio la fine.
Non ce ne vogliano i librai. Loro che c'entrano. E così, mentre c'è chi si litiga, beato lui, un posto al Comune, alla Provincia o alla Regione, c'è chi invece a Crotone, "litiga" per poter garantire il sacrosanto diritto allo studio ai propri figli. Sempre che si abbia la fortuna di trovare i libri. Mal che vada ci sono sempre le fotocopie. Per chi se le può permettere naturalmente.