Crisi: Castagna (Uil), autunno caldissimo nel Cosentino

Cosenza Attualità

"Situazione e prospettive da dopoguerra nella realtà cosentina. Si prospetta un autunno caldissimo". A parlare è il segretario generale della Uil cosentina, Roberto Castagna, che lancia un appello "alle distratte forze politiche ed istituzionali per porre rimedi ad una situazione che rischia una esplosione sociale senza precedenti.

Gli ultimi dati forniti dall'Istat e quelli dell'Ocse descrivono una situazione drammatica nel Mezzogiorno e particolarmente in Calabria. La provincia di Cosenza versa in una condizione di povertà quasi assoluta. La disoccupazione è più del doppio di quella nazionale, il precariato ha raggiunto soglie incontrollabili, più della metà dei fruitori di ammortizzatori sociali in deroga insistono nella sola provincia di Cosenza, e le prospettive di lavoro per i giovani e i meno giovani sono diventate un sogno irrealizzabile. Un anno in cui la politica, nazionale e locale, ha rincorso le emergenze senza risolverle e non producendo alcuna azione di sviluppo e di crescita. Sfiducia, rabbia e disagio - dice ancora Castagna - hanno rappresentato e rappresentano il sentimento più forte in tutti gli strati sociali. Un bisogno di cambiamento diffuso che fa i conti con una reazione conservatrice che, da destra a sinistra, mira a bloccare ogni istanza innovativa. Nella provincia di Cosenza, ma più in generale in Calabria, le politiche su sanità, settore industriale ed artigianale, infrastrutture, trasporti, ambiente, settore forestale, consorzi di bonifica e sociale, sono state un completo fallimento. Anche il risultato positivo degli lu-lpu rischia di vanificarsi se non ci sarà un atteggiamento virtuoso da parte dei ministeri competenti, sul versante dei decreti attuativi, e delle autorità regionali e locali, sul piano delle stabilizzazioni da realizzare. Stante l'attuale situazione, come sindacato non staremo a guardare. Nei prossimi giorni, la Uil cosentina chiedera' a Cgil e Cisl di fare una valutazione unitaria e di aprire confronti, e se necessario scontri, con i livelli istituzionali e la politica locale e regionale alfine di stabilire le priorita' da introdurre nella cabina di regia messa in campo dal presidente del Consiglio Matteo Renzi".