Cisal Vibo: “la sanità va a rotoli ed il cittadino chiede il conto alla politica”
"L’incontro di mercoledì scorso nella sede dell’Ufficio territoriale di governo, promosso dal prefetto Giovanni Bruno, sullo stato di salute della sanità vibonese, pone ulteriormente l’accento sulla sempre più grave situazione esistente nel delicato settore, dove pare diventi sempre più complicato pensare ad un intervento utile a superare i disagi e le difficoltà di tutti i giorni."Lo afferma in una nota Filippo Curtosi della Cisal di Vibo Valentia.
"Ne è servita - aggiunge Curtosi - l’autorevole presenza, tra gli altri, del sub commissario regionale Luciano Pezzi per diradare le sempre più preoccupanti nubi che si addensano ormai da anni, perché dal suo interessante intervento non sono venute fuori incoraggianti “speranze” per la ripresa della sanità pubblica vibonese.
Luciano Pezzi ha stretto le spalle e scaricato il compito delle scelte al Commissario dell’emergenza sanitaria che non c’è e che il governo centrale non si sa perché tarda a nominare dopo il default dell’ex governatore Giuseppe Scopelliti.
Non ha superato lo stato di preoccupazione generale della popolazione sulla complessa e non sempre rispondente ed adeguata erogazione dei servizi neanche la notizia rimbalzata da Catanzaro dove è avvenuta la firma del contratto di appalto dei lavori del nuovo ospedale tra Regione Calabria e le imprese aggiudicatarie.
Tornando al vertice di Palazzo Rizzuti c’è da dire che non v’è dubbio che l’analisi del prefetto Giovanni Bruno ha avuto, purtroppo, il pregio di confermare che le criticità esistenti rischiano di ripercuotersi in termini pesanti sulla gestione dei servizi ospedalieri e territoriali e sul ruolo e la funzione della sanità privata, in alcuni casi considerata una provvidenziale valvola di sfogo per la sanità pubblica che annaspa.
E la condizione disperata creatasi a Villa dei Gerani non può che avvilire anche quei cittadini che liberi di ogni tipo di scelta assistenziale si vedono costretti a rinunciare anche ad una positiva alternativa in tema di superamento delle difficoltà sugli effetti dei tempi delle liste di attesa.
Anche questo vuol dire che se Villa dei Gerani rappresenta un autentico segnale di allarme rosso, l’erogazione dei servizi dell’Azienda sanitaria provinciale non lasciano spiragli di miglioramento.
Del resto lo ha confermato il management aziendale che di recente ha notificato la sua resa appellandosi all’autorevole capacità mediatica dello stesso prefetto Giovanni Bruno che ha ormai preso in consegna le speranze di una popolazione sempre più tradita dall’incapacità politico amministrativa e dirigenziale di chi dimostra sempre più netti limiti di gestione.
Alla luce di quanto accade le responsabilità derivate dal cattivo stato di salute della sanità vibonese non possono non ricadere sul più completo fallimento della classe politica vibonese che non è mai riuscita a far capire che la condizione sanitaria del territorio vibonese incomincia ad essere allarmante e non soltanto per la sua precarietà strutturale ma anche per l’assurda condizione del suo organico.
Debellare la cultura degli sprechi resta uno degli obiettivi essenziali ma diventa un obiettivo prioritario anche la necessità di pensare ad un serio e concreto rinnovamento della classe politica, cercando nuovi sistemi di scelta e dando una forte spallata alla vecchia e superata cultura clientelare.
E’ il momento di mostrare il conto alla popolazione. Chi ha chiesto ed ha ottenuto il consenso elettorale deve esporre, soprattutto in termini di impegno e trasparenza, il proprio operato. Il cittadino ha il diritto di sapere.
Una richiesta - conclude la nota - che proviene dalle spesso legittime proteste che si susseguono sui disservizi che si registrano giornalmente nella sanità e che meritano una risposta."