Gioiosa Jonica, Operazione “Ulivo99”: sequestrati fucili, munizioni e diversi Kg di marijuana
Domenica 21 settembre scorso i carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 dei 7 arrestati nella giornata di giovedì 19, nell’ambito dell’operazione “Ulivo99”(GUARDA IL VIDEO); si tratta di: Jerinò Giuseppe, 62 anni e Scuteri Angelo, 47 anni, già ristretti presso la Casa circondariale di Reggio Calabria; Vallelonga Marino, 34 anni e Ameduri Rocco, 43 anni, già detenuti nel carcere di Locri.
Analoghi provvedimenti sono stati notificati dai Carabinieri delle Compagnie territorialmente, agli altri 3 arrestati nella stessa operazione: Bellucci Pietro, 51 anni; Tripodi Demetrio, 45 anni e Di Giorgio Antonio, 62 anni i quali erano stati arrestati a Torino, Vigevano (PV) e Cesena.
I provvedimenti di fermo erano stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in ordine all’indagine per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti sviluppata dalla Compagnia di Roccella Jonica, in cui è emerso il coinvolgimento dei soggetti colpiti dal provvedimento che avrebbero organizzato un traffico di cocaina proveniente dal sud-America, che doveva arrivare in Italia attraverso rotte commerciali che prevedevano il trasporto via nave, con l’interessamento di diversi porti europei.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati due ingenti quantitativi di droga, 329,2 Kg nell’agosto 2012 in Paraguay e 70 Kg nel porto di Rotterdam (NLD). Il valore dello stupefacente si aggira intorno ai 13 milioni di euro.
Alle prime ore di giovedì 18 scorso i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente a quelli della Compagnia di Locri, personale dello Squadrone Cacciatori Calabria ed un’unità cinofila di Vibo Valentia, nell’ambito dell’esecuzione dei 7 fermi di indiziato di delitto per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti – operazione Ulivo99 – hanno eseguito anche una serie di perquisizioni in immobili di proprietà della famiglia Jerinò di Gioiosa Jonica.
In particolare, in località Camaropusa, è stata attenzionata una fattoria gestita da Antonio Jerinò, 58 anni, fratello di Giuseppe, 62 anni (colpito da fermo). All’interno della stessa i militari hanno rinvenuto diverso materiale, tra cui: 16 Kg di marijuana, 2 bilance, una doppietta risultata oggetto di furto in altra località nel 2009, una carabina winchester, quasi 400 proiettili e cartucce di vario calibro.
I fucili e le munizioni, in buono stato di conservazione, erano stati occultati in un tubo di plastica, chiuso e sotterrato nella proprietà. Jerinò Antonio, non presente all’atto del rinvenimento, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Locri, per i reati di: ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di armi e munizioni.
Nel corso di altra perquisizione, questa volta operata nei confronti di Rocco Jerinò, 27 anni, figlio di Giuseppe, all’interno della sede della ditta edile “GRJ”, a Gioiosa Jonica, i Carabinieri hanno rinvenuto 86 grammi di marijuana ed un bilancino precisione marca “diamond”. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Un ulteriore colpo inferto alla famiglia Jerinò, oltre all’arresto di Giuseppe, ritenuto il capo-cosca; la droga sequestrata, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 200.000 euro. Inoltre si attendono importanti sviluppi dagli accertamenti che verranno effettuati sulle armi sequestrate per risalire alla loro esatta provenienza e se siano state utilizzate per la commissione di delitti.