Sellia, da Ursini saggio di Caterina Tagliani su Hannah Arendt

Catanzaro Attualità

Fresco di stampa per i tipi delle Edizioni Ursini di Catanzaro, un interessante saggio di Caterina Tagliani su Hannah Arendt. Nata a Crema nel 1945, ma residente dal 1986 a Sellia Marina (Catanzaro), Caterina Tagliani è laureata in Pedagogia. Poetessa e scrittrice, ha operato per oltre un trentennio nella Scuola dell’Infanzia.

Nel 2008 ha, inoltre, conseguito il Master in Bioetica e Sessuologia presso l’Università Teologica “San Tommaso” di Messina, discutendo la tesi “I diritti della persona e l’esercizio delle virtù nelle opere di Hannah Arendt”. Tagliani è quindi una grande appassionata della filosofa tedesca naturalizzata statunitense. Ecco perché il suo recente saggio è il frutto di un approfondito lavoro, maturato nel corso di numerosi anni di studi e ricerche.

“Il tema fondamentale della ri¬cerca della Arendt - sostiene l’autrice - resta sem¬pre e comunque la libertà e la sua fondazione, e tutti gli altri temi trattati rimangono sempre in relazione con questo. La ri¬cerca non poteva che iniziare dall’antichità classica, poiché è in questo periodo che si precisa storicamente per la prima volta tale concetto.

È nella polis greca che l’uomo realizza per la prima volta quello spazio pubblico nel quale egli diventa eguale tra gli eguali, nel quale può compa¬rire in pubblico e può dar voce e forma al suo desiderio di ec¬cellere tra gli eguali. Si è vo¬luto vedere in questo continuo e talvolta quasi ossessionante ricordo della polis greca una forma quasi romantica di ritorno all’antico, e si è attribuito alla Arendt la costruzione dell’uto¬pia di un possibile ritorno alle strutture dell’antica polis.

Ma il fatto che questo concetto ritorni continuamente nell’opera della Arendt non significa certamente che ella immagini neppur lon¬tanamente possibile un ritorno all’antico. La presenza continua della polis greca nell’opera della Arendt ha semplicemente il va¬lore di parametro di confronto tra quella che era la istituzione ed il mantenimento della libertà nell’istituzione antica e quella che è l’attuale mancanza di li¬bertà nelle istituzioni moderne che hanno spesso perduto l’oc¬casione di fondare la libertà”.

Questo per quanto attiene il libro edito da Ursini in questi giorni. Tagliani è, però, anche autrice di racconti e poesie; una scrittrice poliedrica, quindi, che farà sicuramente parlare ancora di sé nei prossimi anni.