Lamezia Terme, 7a edizione della Fiera del libro calabrese

Catanzaro Tempo Libero

Da martedì 28 ottobre a sabato 01 novembre, presso il Centro Pastorale in via Leonardo da Vinci 2 a Lamezia Terme , si svolgerà l a VII edizione della Fiera del libro calabrese .

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Lamezia e dalla Regione Calabria, avrà come tema “Un arcobaleno di idee”. L’inaugurazione si terrà il 28 ottobre alle 10:00 con i bambini dell’istituto “Manzoni” che racconteranno “Il cantastorie e il regno di Beisogni”. L’apertura della fiera sarà tutti i giorni dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00.

"Chiediamo al Presidente- affermano gli organizzatori - dell’Associazione Sinergie Culturali , Don Natale Colafati, il perché della Fiera del Libro Calabrese, e Don Natale , prontamente, risponde: “ Rischiando di ripetermi, ma confortato dal motto “…repetita iuvant…!”,

E così, passo dopo passo, senza clamore, quasi in punta di piedi, si riaffaccia l’appuntamento che , ormai, da ben sette anni, trasforma la città di Lamezia Terme nella città del “Libro Calabrese”. Con la collaborazione instancabile della “LIBRERIA BIBLOS” e con il prezioso sostegno del Segretario dell’Associazione SINERGIE CULTURALI, Pietro Rondinelli, anche quest’anno si cercherà di ripetere la magia, che ormai da sei anni, trasforma Lamezia Terme, la più importante città della Piana di S. Eufemia, in un proficuo laboratorio di idee; non a caso, infatti, tema della VII FIERA DEL LIBRO CALABRESE sarà : ” L’Officina delle parole “UN ARCOBALENO DI IDEE”

Chiediamo a Don Natale- si legge ancora- Colafati, se oggi, in Calabria, dove le emergenze ormai non si contano più, e le problematiche sono ormai “croniche” , mancanza di lavoro, fuga di cervelli, disoccupazione, scempio del territorio, quale spazio possa avere la “Fiera del libro calabrese”.

Risponde, con molta enfasi, Don Natale :”La Calabria : una terra che ha voglia di riscattarsi e riacquistare dignità, a partire dall’amore per la cultura nei più piccoli. C’è voglia di prendere il largo e veleggiare sospinti da un nuovo vento, un vento di speranza che animi la gente del meridione e che spazzi via, inesorabilmente, a chi conviene un sud arretrato. La Calabria non è solo mafia e corruzione o regresso economico e culturale. La Calabria è anche crocevia di civiltà, di culture e di religioni, potenziale laboratorio di incontro tra i vari popoli che si affacciano sul Mediterraneo, come nuovo modello di globalizzazione a misura d’uomo. Da questo intento nasce la Fiera del Libro Calabrese, un evento che da sei anni si propone di promuovere la lettura come mezzo per l’apertura a “leggere”, a sapere, cioè, interpretare il mondo.

Noi riconosciamo alle scuole la funzione ed il ruolo, importantissimo, di “agenzie educative” e i quali programmi non possono prescindere dal contesto fenomenologico-antropologico in cui svolgono la loro attività formativa, e i nostri sforzi tendono ad innescare un’azione propulsiva affinché si sviluppi una relazione sempre più significativa tra territorio e scuola non solo ai fini lavorativi futuri, ma proprio come valenza formativa delle realtà positive . E per questi motivi, e non solo, noi consideriamo la lettura come incastonata nel centro di alcuni dei nostri bisogni vitali, che sono : allargare la visione della vita, entrare in comunicazione con altri, mettersi in condizione di valutare; valutare e scegliere.”

Quest’anno, per ribadire la npstra attenzione verso i bambini , principalmente e fortemente, la Fiera aprirà con una iniziativa rivolta specificatamente a loro.

Infatti, L’inaugurazione si terrà il 28 ottobre alle 10:00 con i bambini dell’istituto “Manzoni” che racconteranno “Il cantastorie e il regno di Beisogni”.Gli autori, ”, Laura Montuoro e Francesco Papasodaro, marito e moglie , saranno presenti, e l’intento del loro libro, in modo garbato, delicato, attento ai bambini, è dare dei consigli senza utilizzare termini complicati ma con parole molto semplici tramite le fiabe perché queste sono dirette. Il loro libro, dal titolo “Il Cantastorie e il regno di Beisogni” come hanno dichiarato gli autori, si rivolge a tutti, dai grandi ai piccini, come suggerisce dolcemente la scrittrice e spiega che la parola Beisogni, scritta in questo modo nel titolo “è quasi un auspicio per poter immaginare una realtà che non siamo abituati a vedere”.

Oggi, in una società , la nostra, dove si amano sempre di più gl oggetti, e, purtroppo, si usano le persone, invertire un trend, nei pensieri delle persone e soprattutto dei bambini” dice Papasodaro, cioè quello di soddisfare solo i bisogni, “perché ormai è questa la priorità per molte persone”. L’illustratore, Antonio Caputo, nel completare l’opera ha scelto uno stile desueto con un’interpretazione originale e con una sua particolare chiave di lettura, che gli ha permesso di inserire la sua pittura. Racconta quattro fiabe. Un mondo fatato, un cantastorie, un liuto e un gruppo di bambini armati di fervida fantasia e immersi in una magica atmosfera fatta di sogno e meraviglia. “Ognuno di noi coglierà un aspetto diverso, ma tutti possiamo e dobbiamo leggere i libri delle fiabe - suggerisce Montuoro - e la loro morale è semplice”. Aggiungo, che sta a noi applicarla nella vita quotidiana. Le fiabe danno diversi consigli nel libro. Da quello di non fermarsi ai pregiudizi, al dare importanza alle parole dei genitori e al non puntare solo sui beni materiali, perché la vera ricchezza è altro. Lei scrive nel silenzio, lui ascolta la musica con un’idea cinematografica della scena da rappresentare. E insieme hanno creato un sogno per i bambini e perché no, anche per gli adulti.

“La scelta di questo tema, per la 7 edizione della Fiera del Libro Calabrese, - L’Officina delle Parole - vuole essere il raccoglitore vivace e sinergico di tutte le esperienze dei bambini che ancora frequentano le scuole elementari. Si vuole dimostrare che i bambini, anche oggi che si sono allontanati dai libri per via della naturale e veloce evoluzione dell’uomo sulla tecnologia prepotentemente invasiva, possono riscoprire il valore della lettura e della scrittura. Leggere è aprire la mente; con la lettura e la scrittura ciascuna mente, ciascun pensiero diventa più ampio, ricco; ogni persona diviene più criticamente recettiva. Questo avviene perché siamo noi a trasformare le parole, i caratteri in immagini, scene che saranno differenti l’una dall’altra. Il gioco è fantasia; la lettura, la scrittura e la fantasia camminano di pari passo e non possono esistere l’una senza l’altra, perché sia la lettura che la scrittura hanno come elementi fondamentali proprio la fantasia e l’immaginazione.

Questo progetto vuole stimolare i bambini a pensare come potrà essere un personaggio, o un altro; a come potrà andare a finire, se finirà realmente così o se ci sarà qualche sorpresa e, mentre noi facciamo tutte queste azioni, non ci accorgiamo che in realtà quello che stiamo facendo non è nient’altro che allenare la nostra mente.

Questo progetto “L’officina delle Parole” vuole coinvolgere i ragazzi più piccoli, in modo di allargare la base per farla diventare forte e robusta per un futuro. Fare affezionare i ragazzi a leggere e a scrivere deve diventare il nostro impegno principale, in una regione come la nostra che nel 2011 mostrava il tasso di analfabetismo più alto a livello italiano. Il progetto verrà presentato nell’ambito della Fiera del libro Calabrese che si terrà a Lamezia Terme il prossimo ottobre dove partecipano la gran parte degli editori calabresi. L’associazione Sinergie Culturali provvede alla divulgazione dell’evento anche grande alla preziosa collaborazione della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria .

Concludendo, quest’anno - chiude la nota - la Fiera avrà un programma molto corposo, e degli obiettivi importanti a medio e lungo termine, comunque, per chi fosse interessato, l’approfondimento è sul sito - www.fieradellibrocalabrese.org , e l’appuntamento, ricordiamo, è dal 28 ottobre al 1 novembre 2014 , a Lamezia Terme, per la VII edizione della FIERA DEL LIBRO CALABRESE…vi aspettiamo numerosi !”