Crotone: evento storico culturale dell’Associazione Nazionale Garibaldini
L’A.N.G. – Associazione Nazionale Garibaldini – L’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” e la Delegazione di Crotone “F.lli Bandiera” nell’intendo di rispolverare i fatti storici che hanno contribuito ad Unificare e liberare l’Italia dagli oppressori Stranieri e l’ottimismo di riportare la storia risorgimentale nelle scuole primarie, hanno voluto ricordare le persone che sono morte a tal fine.
L’A.N.G Ha ricordato il 165° della Repubblica Romana ed il combattente Garibaldino Enrico Cairoli che durante la Campagna Nazionale dell’Agro Romano fu ucciso presso Villa Glori, Il quale spirò eroicamente il 23 Ottobre 1867 adagiato su un tronco di un mandorlo del quale esistono ancora i resti, pronunciando Le seguenti parole :
Ci resta però la soddisfazione d’avere fatto il nostro dovere, siamo caduti da forti.
Il gran problema è risolto | Uniti Nella Celebrazione Del Sacro Drappello evidenziando il sacrificio dei caduti Garibaldini nonché il contributo dato dai gloriosi Combattenti Garibaldini del Fatto d’Arme di Villa Glori del 23 Ottobre 1867 durante la Liberazione di Roma
Villa Glori : Piccola altura (56 metri) sulla sinistra del Tevere, all'estremità orientale dell'ansa che il fiume traccia prima di volgere decisamente a sud per traversare la città di Roma. Così detta dalla villa di un certo Gliri (o Gloria). Il Parco di Villa Glori fu disegnato da Raffaele De Vico(1923-24), ed è oggi in parte Parco della rimembranza.
A Villa Glori si svolse, il 23 ottobre 1867, un epico episodio nella storia dei tentativi compiuti per assicurare all'Italia ormai unita la sua naturale capitale. Enrico e Giovanni Cairoli, espulsi da Roma, dove si erano recati a sondare le possibilità di un moto rivoluzionario, avevano esposto a Firenze al Comitato Soccorso il piano per una spedizione su Roma.
Il 20 ottobre un "sacro drappello" di settanta rivoluzionari, con a capo Enrico Cairoli e, in sottordine, G.Tabbacchi, C. Isacchi e G. Cairoli, da Terni raggiunse il Tevere prendendo terra la notte sul 23 alla confluenza con l'Aniene e salì sull'altura di Villa Glori. Ma qui fu sopraffatto da forze di "carabinieri esteri" armati di ottimi chassepots. Fu ucciso Enrico Cairoli. I superstiti ripiegarono su Mentana o furono fatti prigionieri. L'episodio è l'oggetto di una famosa serie di sonetti romaneschi di Cesare Pascarella.
Il Viale principale del Parco, in salita, incrocia il Viale dei Settanta (compagni di Cairoli) e porta al Piazzale dell'Altare, alla colonna commemorativa dei Caduti del 1867 ed al piazzale dove ancora oggi si vede il "tronco secco del mandorlo" che Enrico Cairoli bagnò con il suo sangue. Da qui, il Viale del mandorlo porta al "Casale" dove i Compagni di Cairoli si asserragliarono, a 100 metri un gruppo di querce dedicato ai Caduti Medaglie d'Oro della guerra 1915-18.
Intervenuti:
Il Presidente dell’A.N.G. Calabria e di Crotone Cav. Vincenzo Costa ed alcuni Soci Crotonesi
Le Delegazione Garibaldina di Genzano ( Roma)
Un reparto di soldati dell’Esercito Italiano.
Il Delegato del Comune di Roma e di Mentana
La Presidente dell’ A.N.G. D.ssa M.A. Grima in Serra
La vice Presidente dell’A.N.G. D.ssa B.De Luca
La Banda Musicale dei Vigili Urbani di Roma
Delegazione di studenti di una scuola di Roma.
I quali hanno ringraziato tutti i presenti.