34° Maratona di Valencia, tremiti per i due atleti crotonesi Carvelli e Argirò
Rientrati giovedì mattina i due atleti crotonesi, Antonio Carvelli e Alfredo Argiro', le prime parole che hanno pronunciato, sono state:" La maratona di Valencia merita moltissimo in termini di organizzazione, efficienza, pubblico e percorso". <Carvelli> credo di poter paragonare le emozioni alla mia maratona di New York, il pubblico è fantastico, e sul finale da brivido.
Detto questo, i due podisti hanno dato battaglia lungo i 42km 195mt, tanto è lunga una maratona. La corsa è stata accompagnata da una buona giornata di sole , ma a complicare le cose per gli oltre 13.500 atleti (ne giungeranno al termine poco più di 11.000), è stato il forte vento che ha soffiato in città per oltre tre giorni,con raffiche a circa 38km/h. Inutile dire che per entrambe i corridori ci sono stati problemi di natura fisica, mentale e cause esterne che può ben capire chi pratica questo sport. Partenza per i crotonesi alle 9:00 in punto in prima fila, con gli altri due calabresi o meglio, San Giovannesi, i fratelli Paolo e Giambattista Audia, con i quali dividono oltre che a questa disciplina, anche sana amicizia. Carvelli giunge al termine consolidando ancora una volta i suoi tempi di ottimo maratoneta, ben al di sotto del famoso muro delle tre ore (2h54'13" 353esimo assoluto e 22esimo italiano al traguardo). Ho avuto un po' paura a spingere, <aggiunge Antonio > alla maratona di Roma a marzo,al 41esimo km sono stato fermo quasi 10' a terra per crampi, e la paura di ripetere l'accaduto mi ha spinto a correre in 'economia' di energia, la tattica mi ha dato ragione perché sono arrivato alla FINISH LINE lucido e fisicamente quasi senza grosse problematiche. Una maratona che mi ha lasciato mille emozioni, davvero bellissima, anche più bella di Berlino 2013.
Argirò commenta a caldo cosi: la maratona più bella in assoluto che abbia mai corso. Purtroppo il tempo finale non è stato quello per il quale mi ero allenato, per via di un guaio muscolare al 33esimo km, che non mi ha permesso di concludere la gara come speravo, anche se fino a quel momento era stata praticamente quasi perfetta. Tagliare il traguardo con quella cornice di pubblico, in quella location fantastica è stata un emozione grandissima che sono certo mi darà il giusto input per programmare una nuova maratona con Antonio alla quale stiamo già lavorando.
Alla fine Argirò chiude in (3h21'33" 1893 posto assoluto e 138 italiano al traguardo).
Dunque una domenica di sport ad altissimi livelli, il meglio a cui si possa aspirare, e vedere due crotonesi portare in giro per il mondo questa disciplina e l'orgoglio e il nome della nostra stessa città, non può che far appassionare noi spettatori e tifosi a questo sport e riempirci il cuore di piacere. Ben sapendo i sacrifici che fate per preparare i 42km di gara, vedervi allenare tutti i giorni dell'anno, con qualsiasi clima per le vie della nostra bella Crotone,ci inorgoglisce. C'è bisogno di ragazzi come voi "Carvelli e Argiro'" per dare esempio di positività e sano principio alle future generazioni che guideranno questa nostra terra.