Coldiretti: bloccare la costruzione di nuovi parchi eolici
“Ogni giorno è un proliferare di autorizzazioni per nuovi parchi eolici in Calabria, i palazzinari dell’energia del vento senza nome e senza volto hanno messo la Calabria sotto scacco ritenendola terra di facile conquista”. E’ davvero inaccettabile- afferma Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria - assistere ad un fenomeno che ha già sconvolto sia economicamente che paesaggisticamente il territorio calabrese. Occorre bloccare tutte le autorizzazioni – afferma con estrema convinzione – noi siamo esportatori netti di energia i cittadini tutti hanno il diritto di essere preventivamente informati, non possono trovarsi dalla sera alla mattina le mastodontiche e minacciose pale che sovrastano abitazioni, sottraggono terreno agricolo, distruggono il paesaggio, una agricoltura di qualità e la qualità stessa della vita ed in sostanza rubano il futuro ad intere generazioni. Queste fantomatiche s.r.l. del vento chiede: da dove vengono? Chi vi è dietro? Diverse indagini della magistratura hanno dimostrato che dietro spesso c’è malaffare e speculazione. Questi facili incantatori, che tra l’altro non pagano nemmeno le tasse in Calabria, con la promessa dello sviluppo ci stanno togliendo quello che abbiamo. Ma di quale sviluppo parliamo poi se tutta la logistica, il materiale di costruzione viene da fuori? E la promessa di nuova occupazione proprio non la vediamo. Nell’ultimo rapporto Censis 2014 sulla situazione sociale del paese a proposito del capitale culturale di un territorio definito “chance di crescita non solo economica” si legge che “In Calabria si possono annoverare nel patrimonio giacente (l'eredità materiale delle espressioni culturali del passato) 13 siti archeologici e complessi monumentali, 284 musei, archivi e collezioni, 646 beni vincolati. A questi si aggiungono 72 comuni con patrimonio edilizio storico, 159 centri storici e insediamenti minori suscettibili di tutela e valorizzazione, 13 fra i borghi più belli d'Italia e borghi autentici), un elevato coinvolgimento del territorio (67 comuni)”. Questo insieme all’agricoltura e all’agroalimentare di qualità alla produzione di cibo e al turismo – prosegue – è il vero moltiplicatore di economia reale, di benessere e di vera occupazione. Allora – insiste - occorre bloccare tutto, rivedere le normative autorizzatorie che sono quantomeno datate e non tengono conto dell’intasamento esistente e delle nuove sensibilità della popolazione. Occorre che preventivamente tutto venga messo in trasparenza sui siti, discusso in pubbliche assemblee, affinchè non si ceda a facili ricatti e i cittadini possano avere piena cognizione di ciò che accade. I Dipartimenti Regionali interessati e i comuni – tuona Molinaro - non possono continuare a svendere la Calabria hanno l’obbligo di fermare lo scempio! Coldiretti- assicura - continuerà a battersi senza tregua per una Calabria bella e vincente e su questo tema non arretrerà di un millimetro. La magistratura continui ad indagare per accertare fino in fondo chi c’è dietro queste s.r.l. del vento.