Appello dei dipendenti della Provincia di Crotone
Riceviamo e pubblichiamo lettera dei dipendenti della Provincia di Crotone
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A tutti i parlamentari della Calabria, Al Presidente della Regione Calabria, Ai Sindaci della Provincia di Crotone.
Appello dei dipendenti della Provincia di Crotone a tutti i rappresentanti istituzionali in merito alla questione del riordino delle province e in difesa dei posti di lavoro e dei servizi essenziali per i cittadini
La Legge di stabilità 2015 ha previsto un taglio delle risorse finanziarie alle Province di un miliardo di Euro che provocherà con certezza il dissesto della gran parte di esse che non potranno continuare ad erogare servizi essenziali come la manutenzione delle strade provinciali, delle scuole, il trasporto pubblico locale, il monitoraggio, la tutela dell’ambiente e la prevenzione del dissesto idrogeologico.
La ns. situazione invero è ancor più aggravata dalle condizioni economiche in cui versa l’Ente Provincia di Crotone, ormai impossibilitato non solo ad erogare i minimi servizi ( manca il gasolio per le scuole ed il catrame per le strade) , ma addirittura a pagare gli stipendi: non abbiamo percepito lo stipendio di novembre ed è quasi certo che non avremo né quello di dicembre né tantomeno la tredicesima mensilità, aggravando una situazione economica e sociale già particolarmente depressa.
La legge di stabilità 2015, in palese contraddizione con quanto stabilito dalla Legge di riforma Delrio, avrà anche conseguenze pesantissime sul personale. Dalla lettura degli emendamenti alla legge di stabilità 2015, art.2, comma 156 la situazione sarebbe poi aggravata ulteriormente. Se approvata, la riduzione di spesa del personale della Provincia del 50% metterebbe in discussione non solo il mantenimento dei servizi pubblici essenziali, ma avvierebbe anche un processo di mobilità assurda e senza logica per il personale, che sarebbe posto immediatamente in soprannumero e difficilmente potrebbe essere ricollocato presso altri enti. Infatti detta ricollocazione è subordinata al rispetto di una serie di condizioni tali da escludere, di fatto, tale soluzione per la maggior parte del personale coinvolto e, conseguentemente, il comma 156-novies) ne prevede il licenziamento.
Si determinerà, pertanto, in brevissimo tempo l’allontanamento dal lavoro da parte dello Stato di migliaia di persone, del tutto incolpevoli, che saranno i soli a pagare il prezzo della manovra economica e della riforma della P.A. Con loro tutto il personale a tempo determinato delle Province (spesso in servizio da molti anni e che ha contribuito a garantire i servizi) che a differenza di quello di tutti gli altri enti pubblici, per il quale è stata prevista la stabilizzazione, verrà letteralmente abbandonato ed avviato alla disoccupazione.
L’operazione in argomento comporterà, inoltre, la soppressione di fondamentali servizi pubblici con grave danno per la comunità amministrata. Infatti con la messa in disponibilità del personale, dotato delle necessarie professionalità, verranno meno repentinamente servizi pubblici essenziali.
Conseguentemente, lo snellimento delle Province non può che passare attraverso un percorso graduale che veda il riassorbimento per fasi delle funzioni esercitate con il relativo personale.
Per questo chiediamo a tutti coloro che oggi partecipano a questo incontro –nessuno escluso e ognuno per il ruolo e le competenze che riveste - di condividere e sostenere la strada che noi indichiamo da sempre: evitare aggravi di spesa alle Province del tutto inaccettabili e finalmente costruire un assetto delle Istituzioni locali organico e sostenibile, rispettoso delle esigenza delle Comunità e capace di tutelare non solo i posti di lavoro, ma anche di valorizzare e salvaguardare le professionalità di tante lavoratrici e lavoratori che oggi vivono in una situazione di incertezza.
Solo la definizione di un quadro "certo" delle funzioni e delle competenze potrà garantire servizi e sicurezza occupazionale nel tempo!
In conclusione si richiede pertanto, al Governo:
• di dare piena attuazione alla riforma Delrio che aveva posto una serie di elementi di garanzia per la tutela dei dipendenti delle Province;
• di sospendere il taglio delle risorse finanziarie delle Province, al momento posto in un miliardo di Euro previsto nella legge di stabilità 2015 nonché il taglio alle Province che abbiano deliberato un piano di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243 bis del TUEL;
• di garantire agli Enti di area vasta, al fine di assicurare la corretta attuazione della riforma Delrio, le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle funzioni fondamentali;
• di ritirare l’emendamento alla Legge di stabilità 2015, che determina i licenziamenti di massa ed enormi disservizi, e qualunque emendamento che contenga analoghe proposte o produca i medesimi effetti;
• di bloccare tutte le assunzioni presso le Pubbliche amministrazioni di ogni tipo fino all’esito dell’iter della riforma delle Province, al fine di concorrere al riassorbimento, con procedura diretta, del personale delle stesse.
Alla Regione:
• di dare piena attuazione alla Legge 56, con l’acquisizione di tutte le funzioni attualmente delegate alle Province e del relativo Personale, compreso quello precario, necessario all'espletamento delle funzioni e dei servizi nella consapevolezza che, a fronte della mancata definizione, a partire dal 1° gennaio 2015, la Provincia non sarà più in grado di esercitare le funzioni delegate;
• di impegnarsi a salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti della Province anche attraverso misure da inserire nella legge finanziaria regionale, approvando la seguente bozza di articolo sotto rappresentato, affinché si possa garantire l’assorbimento in tempi brevi del personale delle Province:
“Al fine di dare applicazione alla legge 56/2014 e al D.P.C.M. 29/09/2014, dalla data di approvazione della presente legge e fino alla completa collocazione di tutto il personale a tempo determinato e indeterminato delle Province Calabresi
Per il medesimo periodo è sospesa ogni procedura di reclutamento di personale in corso da parte dei soggetti di cui sopra.
Eventuali assunzioni effettuate in violazione del presente articolo sono nulle.”
Ai Comuni:
• L’assunzione di piena responsabilità affinché le Unioni dei Comuni possano costituire da subito e in prospettiva una "terza gamba" del sistema, garantendone una maggiore stabilità;
• Il blocco di qualsiasi procedura concorsuale in essere o futura, ai fini dell’assorbimento nella propria pianta organica del personale provinciale.
I dipendenti della Provincia di Crotone
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