Regione: all’esordio il nuovo Consiglio, lunedì la “prima”
Dopo oltre un mese dal voto per il rinnovo dell'amministrazione calabrese, il Consiglio regionale si riunirà per la prima volta lunedì 29 dicembre, alle 11.
Sarà Il debutto per la nuova assise uscita vincente dalle urne, ma sarà anche la "prima volta" a palazzo Campanella a Reggio Calabria, per molti degli eletti. Tre i punti all'ordine del giorno: si parte con l'elezione del presidente del Consiglio regionale, quindi l'individuazione dei due vice presidenti e dei due consiglieri segretari-questori.
Molte le indiscrezioni, soprattutto per il successore di Francesco Talarico, che ha firmato la convocazione per il 29. I più gettonati sono i nomi di Seby Romeo e Nicola Irto, entrambi reggini ed eletti nel Partito democratico, quindi quello di Vincenzo Ciconte, catanzarese eletto sempre tra i democratici.
Sarà la prima prova del centrosinistra che ha vinto largamente le elezioni sotto la guida di Mario Oliverio. Diciannove i seggi assegnati alla maggioranza, undici alle opposizioni. Nell'aula di palazzo Campanella entreranno: per il Partito Democratico Giuseppe Aieta, Mimmo Battaglia, Mimmo Bevacqua, Vincenzo Ciconte, Antonio Scalzo, Carlo Guccione, Nicola Irto, Michele Mirabello e Sebi Romeo. Per la lista Oliverio Presidente: Francesco D'Agostino, Mauro D'Acri, Orlandino Greco, Vincenzo Pasqua e Franco Sergio.
Tre i seggi per la lista Democratici e Progressisti: Arturo Bova, Giuseppe Giudiceandrea e Giuseppe Neri. Flora Sculco rappresenterà "Calabria in Rete" e Giovanni Nucera la lista "La Sinistra". Per gli undici seggi dell'opposizione siederanno tra gli scranni regionali Ennio Morrone, Alessandro Nicolò, Fausto Orsomarso, Nazzareno Salerno e Mimmo Tallini per Forza Italia, mentre Francesco Cannizzaro, Giuseppe Graziano e Giuseppe Mangialavori rappresenteranno la Casa delle libertà. Tre i seggi per la coalizione guidata da Nico D'Ascola, tutti assegnati al Nuovo centrodestra: Giovanni Arruzzolo, Baldo Esposito e Pino Gentile.
A breve il presidente Mario Oliverio dovrà ufficializzare anche la Giunta regionale sulla quale si faranno sentire le scelte dirette da parte dello stesso governatore, il quale ha chiesto di poter affrontare ogni indicazione in piena autonomia ed in attesa di una rivisitazione dello Statuto regionale sia sulla possibile incompatibilita' tra consigliere e assessore, sia sul numero di assessori esterni.