Italiane rapite: accolte da Gentiloni a Ciampino
Le due italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria vicino Aleppo, Greta Ramelli, 20 anni, e Vanessa Marzullo, 21, originaria di Cosenza, sono state accolte dal ministro degli Esteri, Paolo Gentinoli, intorno alle 4 del mattino all'aeroporto di Ciampino. Le due non hanno rilasciato dichiarazioni. Sono state portate in ospedale per controlli e stamane saranno ascoltate dalla procura di Roma.
"Bentornate in Italia. Abbracciate ai familiari. Grazie a unità di crisi (della Farneisna), servizi (segreti), tutto il lavoro di squadra". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commenntato su Twitter il ritorno di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso, che stamane ha accolto al loro ritorno a Ciampino.
"Esprimo la mia gioia per la liberazione di Vanessa e Greta. Sono felice sul piano umano soprattutto per la cosentina Vanessa Marzullo, che ha potuto riabbracciare la sua famiglia". E' quanto afferma la deputata di Forza Italia, Jole Santelli che aggiunge: "Questi mesi di rapimento e soprattutto le ultime settimane, scandite dal videomessaggio delle ragazze imprigionate ma anche dallo sgomento per le drammatiche vicende parigine, avevano fatto crescere la preoccupazione in uno scenario di tensioni altissime e di atti di vera e propria guerra delle organizzazioni del terrore islamico ai danni dell'Occidente e nel cuore dell'Europa. Il mio auspicio - continua - è che il governo italiano in futuro abbia un quadro più chiaro della situazione che riguarda i propri cittadini presenti in aree di crisi perchè il prezzo politico, diplomatico e di intelligence, oltre a essere altissimo, non sempre porta a una conclusione positiva come in questo caso. Ad ogni modo - conclude la parlamentare - adesso pensiamo solo alla gioia di sapere che Vanessa e Greta stanno bene e sono finalmente tornate in Italia".
"Nell'esprimere grande felicità per il ritorno a casa sane e salve di Vanessa e Greta, non posso non ricordare che altri due nostri connazionali, il palermitano Giovanni Lo Porto e padre Paolo Dell'Oglio, sono ancora in mano di rapitori in paesi stranieri". Lo afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che si dice "certo del continuo ed instancabile impegno delle strutture del ministero degli Esteri e delle altre strutture preposte per la soluzione positiva anche di queste due vicende che ormai da anni affliggono due famiglie e due comunità".
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo saranno ascoltate questa mattina dai magistrati della procura di Roma in una caserma del Ros. A condurre l'atto istruttorio, che potrebbe durare per tutto il pomeriggio, sono il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e i pm Francesco Scavo e Sergio Colaiocco che sulla vicenda avevano aperto un'inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo.
14:54 l GENTILONI, CONTRARI A PAGAMENTI RISCATTO
“In tema di rapimenti l'Italia si attiene a regole e comportamenti condivisi sul piano internazionale. Non è una linea del governo ma dell'Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla Camera. "Siamo contrari al pagamento di riscatti e nei confronti degli italiani presi in ostaggio la priorità è indirizzata alla vita e all'integrità fisica", ha aggiunto il ministro. (AGI)
15:00 l Greta Ramelli e Vanessa Marzullo "sono molto provate, ma sono libere". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla Camera. "Si tratta di una vicenda che non dimenticheranno facilmente", ha aggiunto il ministro. (AGI)
h17:04 | Sul tema dei "riscatti ho letto indiscrezioni prive di reali fondamento. E mi sorprende che a queste illazioni e fonti sia stato dato credito senza alcuna verifica": lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, commentando in un intervento alla Camera le notizie circolate sul pagamento di un riscatto di 12 milioni di dollari per la liberazione in Siria delle volontarie italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo.
"In qualche caso", ha spiegato Gentiloni riferendosi alle indiscrezioni sul pagamento di riscatti, "addirittura veicolate da gruppi terroristici".
"Intorno a questo specifico sequestro", ha spiegato il titolare della Farnesina, "è gravitata un'ampia serie di personaggi che hanno tentato a piu' riprese di accreditarsi come mediatori o come canali privilegiati ed alla cui attività di intossicazione si deve un'impropria azione di depistaggio, con riferimenti iniziali all'Isis, minacce all'incolumità delle due ragazze, entità di supposti riscatti". "Anche la loro non facile esclusione dai circuiti operativi", ha aggiunto alludendo al fatto che le due volontarie erano entrate in Siria senza comunicare prima le loro intenzioni, "è verosimilmente all'origine di una serie di recentissime e ingiustificate illazioni sulla vicenda". (AGI)
GRETA E VANESSA: LASCIANO CASERMA DEL ROS
h 17:08| Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie italiane liberate dopo un lungo sequestro in Siria, hanno lasciato la caserma "Talamo" del Ros dei carabinieri dove sono state ascoltate dal procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, e dai pm Francesco Scavo e Sergio Colaiocco. (AGI)
GRETA E VANESSA: MEDIA, L'ACCORDO MARTEDÌ DOPO MEDIAZIONE TURCA
h 17:20 | Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sarebbero state liberate anche grazie a una mediazione della Turchia. E' quanto scrive su Twitter il noto giornalista arabo Zaid Benjamin dell'emittente mediorientale Radio Sawa. "Una mediazione turca ha portato alla liberazione da parte di al Nusra delle due cooperanti italiane", ha twittato Benjamin, spiegando che l'accordo per il rilascio sarebbe stato raggiunto "martedì" scorso. (AGI)
Greta e Vanessa in Italia,Gentiloni "nessun riscatto"
h 19:25 Cinque mesi "sicuramente difficili e critici", vissuti in diverse prigioni con carcerieri a volto coperto, durante i quali non sono mai state minacciate direttamente di morte, ne' hanno subito particolari abusi o violenze. Greta e Vanessa sono tornate in Italia e hanno ripercorso davanti ai magistrati della Procura di Roma quanto accaduto nel periodo della loro prigionia. Sbarcate all'alba a Ciampino, accolte dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, le due cooperanti rapite in Siria sono apparse provate. "Considero inaccettabile che qualcuno abbia detto che Vanessa e Greta se la siano cercata", ha poi detto il titolare della Farnesina nella sua informativa alla Camera, sottolineando che "l'Italia ha bisogno di questi cooperanti e di questi volontari". Quanto alle voci di riscatto, ha sottolineato Gentiloni, "ho letto indiscrezioni prive di reali fondamento. E mi sorprende che a queste illazioni e fonti sia stato dato credito senza alcuna verifica: siamo contrari al pagamento di riscatti e nei confronti degli italiani presi in ostaggio la priorita' e' indirizzata alla vita e all'integrità fisica". Anche le due ragazze, interpellate sul punto dagli inquirenti, hanno detto di non aver saputo nulla circa il pagamento di un riscatto per la loro liberazione.Il ministro Gentiloni, in Parlamento, ha ricostruito quanto accaduto: Greta e Vanessa "non hanno mai informato le autorità italiane della loro intenzione di raggiungere la Siria, ne' del loro ingresso nel Paese" e "sono state rapite nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto 2014 in un piccolo villaggio nei pressi di Aleppo nell'abitazione di un loro conoscente del luogo, da un nutrito gruppo di uomini armati che ha fatto irruzione nell'abitazione". "Intorno a questo specifico sequestro - ha spiegato il ministro - e' gravitata un'ampia serie di personaggi che hanno tentato a piu' riprese di accreditarsi come mediatori o come canali privilegiati ed alla cui attività di intossicazione si deve un'impropria azione di depistaggio, con riferimenti iniziali all'Isis, minacce all'incolumità delle due ragazze, entita' di supposti riscatti". Le due giovani cooperanti hanno riferito ai pm romani, i quali sulla vicenda avevano aperto un'indagine per sequestro di persona a scopo di terrorismo, di aver passato assieme l'intero periodo della prigionia. Ai magistrati, infine, Greta e Vanessa avrebbero detto di non avere alcuna notizia o informazione utile su padre Paolo Dall'Oglio. Il ministro Gentiloni ha rivolto in Parlamento "un pensiero speciale alle famiglie di padre Dall'Oglio e Lo Porto: ancora due vicende - ha dichiarato il titolare della Farnesina - che hanno bisogno dell'Italia cui stiamo lavorando con massimo impegno e discrezione".(AGI)