Cosentina rapita in Siria, spunta l’ombra dell’Isis
Sembra ci sia l’ombra dell’Isis dietro la scomparsa di Vanessa Marzullo, giovane calabrese, e dell’amica Greta Ramelli, due volontarie rapite in Siria. Il quotidiano britannico The Guardian parlerebbe di due italiane rapite da un gruppo di jihadisti, mentre per il giornale Qds al Arabi le due ragazze impegnate in una missione umanitaria in Siria come cooperanti sarebbero state rapite da un gruppo di ribelli. A complicare la ricostruzione sarebbe lo scenario secondo cui gli ostaggi nelle terre a rischio verrebbero scambiati come merce tra un gruppo e l'altro. E infatti la versione secondo la quale Vanessa e Greta sarebbero in mano alla jihad islamica riferisce che le ragazze sarebbero state vendute per tre volte, prima di finire all'Isis. Un'ipotesi che fa aumentare l'ansia dopo la brutale esecuzione del giornalista James Foley, decapitato davanti ad una telecamera.
Vanessa, scomparsa venti giorni fa, è di origini cosentine. Nata a Cosenza, nel 2000 si è trasferita con la famiglia in Lombardia. Ed è alta l’apprensione in queste ore a Brembate, in provincia di Bergamo, per le sorti di Vanessa e nei due paesi di Acri e Rose nel Cosentino.