La Cna Crotone contro “reverse charge” e “split payment”
La Cna chiede al Governo un intervento correttivo ai due provvedimenti che presentano alle imprese un conto non sostenibile.
"Le due disposizioni - si legge in una nota della Cna - introdotte con l’ultima legge di stabilità, quali strumenti per la lotta all’evasione, rischiano di diventare un peso non sopportabile per le micro imprese già sofferenti per la congiuntura economica che stiamo vivendo
Fin dalla presentazione del disegno di legge di stabilità avevamo rilevato la pericolosità di un meccanismo che, per effetto dell’emissione di fatture senza l’addebito dell’IVA, avrebbe comportato l’insorgere di ingenti crediti IVA ed avevamo sollecitato la ricerca di una soluzione che ne consentisse l’immediato recupero senza imporre nuovi adempimenti di ordine burocratico.
Infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2015, il “reverse charge” si applica tra l’altro alle prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici e dopo l’autorizzazione della Unione Europea sarà esteso anche alle cessioni di beni effettuate nei confronti della distribuzione organizzata. Lo “split payment” si applica, invece, a tutte le operazioni effettuate nei confronti di enti pubblici. Quindi, tutte le imprese che non possono più incassare l’IVA sulle vendite finiscono per diventare creditori dell’imposta pagata sugli acquisti, le aziende sarebbero costrette a chiedere il rimborso che riceveranno solo dopo anni di attesa e se in grado di fornire adeguate fideiussioni. Abbiamo stimato il circa 4 miliardi annui la liquidità sottratta alle imprese che metterebbe a rischio l’equilibrio della gestione finanziaria.
Per colpire gli evasori si puniscono tutte le altre imprese che si comportano onestamente e correttamente. Una scelta contraria, oltre che al buon senso, anche all’ impegno del Governo ad evitare che si accumulino ulteriori crediti nei confronti della Pubblica amministrazione.
Per questo CNA ha chiesto con urgenza al Governo di correggere il tiro evitando di attaccare indiscriminatamente tutte le imprese per colpire gli evasori, utilizzando piuttosto al meglio le opportunità collegate alla diffusione delle fatturazione elettronica che a breve sarà obbligatoria per tutte la amministrazioni pubbliche e il cui utilizzo tra i privati può essere incentivato".