Inchiesta Arpacal: pm chiede giudizio per 7 persone
Il rinvio a giudizio di tutti gli indagati è stato chiesto dal pubblico ministero al termine della requisitoria nell'ambito del procedimento relativo all'inchiesta su presunti illeciti connessi alla stabilizzazione di personale presso l'Arpacal avvenuta fra il 2008 e il 2010.
L'accusa è abuso d'ufficio. Alla discussione del pm sono seguite le prime arringhe dei difensori prima che il giudice dell'udienza preliminare, Ilaria Tarantino, rinviasse al 9 aprile per gli ultimi interventi e la decisione.
Rischiano il processo, in particolare: Antonio Scalzo, ex direttore scientifico dell'Agenzia, ora presidente del Consiglio regionale; Giuseppe Graziano, ex dirigente generale del dipartimento Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria, ora consigliere regionale; Vincenzo Mollace, ex direttore generale dell'Arpacal; Francesco Caparello, all'epoca dei fatti dirigente del settore Personale dell'Agenzia regionale; Luigi Luciano Rossi, ex direttore amministrativo della stessa Arpacal; Sabrina Santagati, ex direttore generale dell'Arpacal; Rosanna Squillacioti, all'epoca dei fatti dirigente di settore del dipartimento Politiche ambientali della Regione Calabria, ed in seguito direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.
L'inchiesta fa riferimento a fatti risalenti ad alcuni anni fa, fra il 2008 ed il 2010, a partire da un protocollo d'intesa tra la Regione e l'Arpacal in base al quale si è dato il via alla stabilizzazione presso l'agenzia regionale di 8 lavoratori con contratto a tempo determinato assunti dal ministero dell'Ambiente e quindi assegnati all'assessorato Politiche ambientali della Regione. Secondo la Procura, quel personale con contratto a tempo determinato presso il ministero sarebbe stato assunto all'Arpacal illegittimamente, senza averne diritto, e in seguito assegnato altrettanto ingiustamente all'assessorato regionale. (AGI)