Inchiesta Arpacal: chiesto giudizio per 11 persone
Rischiano di finire sotto processo le undici persone indagate nell'ambito dell'inchiesta relativa a presunti illeciti connessi alla gestione dell'Arpacal (azienda regionale per l'ambiente della Calabria) negli anni precedenti al 2010, che, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero causato ingenti danni all'Ente. I sostituti procuratori Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio, titolari delle indagini condotte dai militari della Guardia di finanza e uomini del Nisa (Nucleo investigativo sanità e ambiente), hanno avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati.
La richiesta riguarda l'ex assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi; il direttore scientifico dell'Arpacal ed attuale consigliere regionale del Pd, Antonio Scalzo; l'ex direttore generale vicario dell'assessore all'Ambiente, Giuseppe Graziano; l'ex commissario dell'Arpacal, Domenico Lemma; l'ex direttore amministrativo, Luigi Luciano Rossi; Francesco Caparello, Pietro De Sensi, Giuseppe Giuliano, Vincenzo Mollace, Francesco Nicolace e Silvia Romano. A questo punto sarà il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro a decidere se e chi mandare sotto processo, dopo il confronto in aula fra accusa e difesa, se le ipotesi delineate dalla Procura saranno ritenute sufficientemente fondate da dover essere vagliate in dibattimento. L'inchiesta ha avuto inizio a seguito di un esposto presentato nei mesi scorsi, in cui sono state denunciate presunte irregolarità nel concorso per dirigente amministrativo all'Arpacal, e nell'attribuzione dell'incarico di responsabile di struttura semplice, risalente al 2008, oltre ad un cumulo di incarichi in capo a medesime persone illegittimo per incompatibilità.
Le successive attività investigative, fra le quali la relazione di un ispettore del ministero dell'Economia, avrebbero consentito di riscontrare irregolarità nell'attribuzione di incarichi, nell'erogazione di fondi e nell'espletamento di selezioni per progressioni verticali di carriera. Poi, a metà dello scorso dicembre, i magistrati inquirenti hanno disposto il sequestro di somme per un totale di 500.000 euro a carico di ex dirigenti dell'Arpacal, eseguito d'urgenza e in seguito convalidato dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macri'. (AGI)