Armonie d'arte festival continua con "Rumore di acque"
Armonie d'arte festival continua con "Rumore di acque"
Armonie d'arte festival continua il suo racconto di bellezza attraverso la spiritualità profonda, la visionarietà, la potenza drammatica di "Rumore di acque", testo e regia di Marco Martinelli e colonna sonora eseguita dal vivo dai fratelli Mancuso. Si tratta di una inquietante riflessione che viene posta all'uomo occidentale, pasciuto e ancora sicuro del proprio benessere, in altre parole un problema di coscienza civile. Si può continuare a ignorare che il Mediterraneo ha risucchiato centinaia di naufraghi in fuga da paesi squassati dalla guerra o da calamità naturali cercando un improbabile benessere al di là del mare? E' una colpa cercare di sottrarsi a un destino disperato? L'icona prescelta per rappresentare il viaggio dei disperati verso il miraggio europeo è "La zattera della Medusa" di Thèodore Géricault, che sconvolse con il suo crudo realismo i benpensanti parigini ottocenteschi. Al centro del dramma spicca l'inquietante figura del Generale dagli occhi demoniaci,unico abitante di un'isoletta alla deriva come una zattera, deputato da un fantomatico Ministro dell'Inferno a stilare il computo dei morti e dei dispersi in mare. "Rumore di acque" è la seconda tappa del trittico del Teatro delle Albe Ravenna-Mazara 2010 - a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda - ovvero tre opere che in maniera differente prendono Mazara del Vallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull'oggi. A questo allude il titolo dell'intero cantiere di lavoro, oltre che alle due città in cui si svolgeranno e saranno presentate le opere, città segnate nella loro storia millenaria dalla presenza del mare. Rappresenta inoltre il primo frutto della collaborazione fra Armoniedartefestival e i festival di Ravenna e Ravello, un traguardo importantissimo raggiunto dal suo direttore artistico Chiara Giordano.