Turino: “Troppi silenzi sulla condanna per disastro ambientale dell’Eni”
“Che fine hanno fatto i 56 milioni di euro a cui Eni è stata condannata a pagare dal tribunale di Milano per il danno ambientale procurato con le fabbriche di Crotone?”. A porsi la domanda è il dirigente di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, Gianfranco Turino.
Il 24 febbraio 2012 il Tribunale ordinario di Milano ha pronunciato, nella causa civile di primo grado per danno ambientale iscritta al numero registro 67662/2004, la sentenza che ha condannato la società Syndial a pagare alla Presidenza del Consiglio, al ministero dell’Ambiente e al Commissario delegato per l’emergenza ambientale Calabria, la somma di 56.200.000,00 oltre gli interessi.
Il 12 febbraio 2014, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, assicurava la città che questi soldi sarebbero arrivati tutti nelle casse del comune. L’assicurazione del primo cittadino è arrivata dopo un incontro a Roma con l’allora ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.
“Dove sono finiti questi soldi? Sono stati almeno incassati oppure il Governo ha voluto fare un nuovo regalo ai poteri forti e in questo caso all’Eni? – continua Turino – E soprattutto mi chiedo perché questo silenzio da Crotone? Possibile che nessuno avverte la necessità di questi soldi? Ma soprattutto qualcuno potrebbe spiegare alla città perché ad oggi il Consiglio comunale di Crotone non ha mai discusso dell’argomento, ne tantomeno deciso di “suggerire” al ministero come utilizzare questi soldi?”.
Sull’argomento Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ha predisposto una interrogazione parlamentare per chiedere direttamente al ministro chiarezza su questa situazione che mostra troppe ombre e pochissime luci. “È giunto il momento – conclude Turino – che a Roma si sappia che su questo territorio non ci sono più silenzi complici, ma anzi che da oggi in poi siamo pronti a tutto pur di far valere i nostri diritti. E il diritto alla salute, il diritto ad un futuro, e il diritto ad un ambiente sano sono battaglie epocali per la nostra città”.