Bossio: per l’Annunziata misure urgenti e straordinarie
“Non è un fatto ordinario che i medici e tutto il personale di un presidio ospedaliero a dimensione regionale incrocino le braccia e scendano in piazza.” È quanto dichiara L’On. Vincenza Bruno Bossio, IX Commissione - Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.
“Quello di oggi – dichiara - è un ulteriore grido di allarme: si perviene allo sciopero dopo che all’ “Annunziata” di Cosenza è stato deciso perfino il blocco dei ricoveri programmati.
Io sto dalla parte dei medici e di tutti gli operatori. Anche se sono impedita ad essere presente alla manifestazione perché obbligata a partecipare ai lavori parlamentari, esprimo condivisione e pieno sostegno alla loro lotta.
All’ospedale civile di Cosenza è elevato il rischio a cui è sottoposta la responsabilità professionale soggettiva degli operatori sanitari ed è accentuato fortemente il limite della mancanza dei livelli di sicurezza che mette in pericolo la salute del cittadino.
E’ una emergenza che è andata aggravandosi giorno dopo giorno per inerzie che potrebbero definirsi dolose e che non si giustificano in alcun modo.
Non si può perdere altro tempo.- Afferma Bossio- Per rimuovere i disservizi e il grave deficit strutturale che hanno reso insicuro e limitato il funzionamento di un presidio Hub occorre attuare misure urgenti e straordinarie da assumere, se è il caso, anche in deroga al Piano di Rientro.
Anche per questo, mi auguro che nelle prossime ore si ponga fine alla vacatio di direzione della gestione commissariale del sistema sanitario regionale.
La sanità non può essere ridotta a terreno di scorribande per lotte di potere.
E’ chiaro il tentativo in atto da parte di alcune forze di impedire che il governo della sanità sia legittimamente affidato a chi ha vinto le elezioni per governare la Calabria. Ha fatto bene il Presidente Mario Oliverio – chiosa l’Onorevole - a chiedere al Ministro della Salute, però, di fare presto affinché venga designato comunque un commissario anche a costo di non essere nominato egli stesso pur se la legge gli assegna il pieno diritto di esercitare questa funzione.”