Crotone. Nuovi controlli sulla pesca, ancora violazioni
Nel corso di una nuova operazione mirata al controllo della filiera della pesca, ed in particolare alla prevenzione e repressione della pesca illegale o non dichiarata, qual’è quella del novellame di sarda, la Capitaneria di porto di Crotone ha accertato, anche nella giornata di oggi, una nuova violazione in materia di pesca.
Inorno alle 9, la motovedetta CP 873 ha intercettato alla foce del fiume Neto, un peschereccio della marineria locale intento a pescare con un attrezzo non consentito, precisamente una rete di tipo “sciabica”. Il peschereccio, alla vista della della Guardia Costiera, la lasciato la rete in mare ed è fuggito . Poco dopo, probabilmente dopo aver capito di essere stato ben identificato e visti i militari intenti al recupero della rete, il Comandante del motopesca è tornato sul punto decidendo di collaborare. La rete, infatti, veniva salpata del tutto e il peschereccio, dopo essere stato dapprima ispezionato, accertando che a bordo non vi era più traccia di un eventuale pescato, è stato scortato fino al Porto di Crotone.
L’attrezzo da pesca, utilizzato e detenuto a bordo, è risultato essere non solo non autorizzato, in quanto non presente sulla Licenza di Pesca, ma neanche consentito poiché non conforme alla normativa. Si tratta di una rete da “sciabica” di circa 100 metri di lunghezza e comprensiva di sacco, cioè una rete a maglie molto piccole e fitte, come una sorta di “velo”.
Constatato l’illecito amministrativo, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto a redigere il verbale per la detenzione a bordo di attrezzi da pesca non autorizzati né consentiti e a sequestrate la rete, del valore di circa 3.000 euro. La sanzione amministrativa, prevista per questi casi, va da un minimo di 2 mila euro ad un massimo di 12 mila ed è prevista anche la confisca dell’attrezzo.