Presunto caso di malasanità, Crotone porge l’ultimo saluto a Marco Muscarà
Nella parrocchia del Carmine, questa mattina alle 10, i funerali di Marco Muscarà, Il trentaduenne deceduto a Catanzaro, dopo 9 ore di attesa nel San Giovanni di Dio di Crotone, per una arteria femorale recisa conseguente ad un incidente avvenuto a Capocolonna dove, per scansare un cane, il giovane è andato fuori strada.
Una chiesa piena di amici che si sono stretti intorno alla famiglia per esprimere il dolore per la perdita di marco. Una folla commossa, anche perché insieme ai familiari del giovane trentaduenne c’era la famiglia di un signore che si è spento a Catanzaro lo stesso giorno in cui è deceduto il 32enne.
Parole che hanno toccato il cuore di tutti, quelle di don Stefano Cava, parroco del Carmine. Dopo aver ricordato la figura della mamma di Marco, morta per una grave malattia, ha voluto soffermarsi sul giovane per sottolinearne la bellezza interiore di un ragazza che, sicuramente, non meritava di morire; parole dirette alla famiglia e ai tanti giovani presenti in chiesa, per ricordare che la vita è un percorso ignoto e dunque nessuno di noi conosce il momento della morte, e ciò che ha valore è lo stile di vita con cui ogni giorno si affronta il quotidiano.
Marco Muscarà lascia un bambino di 4 anni, Domenico e, chiaramente anche verso la moglie Elisabetta, un pensiero di affetto per il dolore, il grave momento che insieme al piccolo Domenico sta vivendo. Un funerale molto mesto, perché la sofferenza era sul volto di tutti, accompagnata dal non voler credere che si possa morire così, e soprattutto, una rabbia nascosta ma forte nel cuore poiché è inaccettabile che la diagnosi sia stata fatta in ritardo.
In tanti si sono chiesti, si può morire così? E’ possibile che la vita debba cedere il posto alla morte per un probabile disservizio pubblico. Sul caso c’è un’indagine in corso della Procura che Dovrà fare chiarezza su quanto è successo al San Giovanni di Dio di Crotone. Intanto la città si stringe attorno alla famiglia Muscarà per la perdita di Marco. La salma è stata trasportata a Salerno per la cremazione.
Ciao marco, un altro angelo si aggiunge al lungo elenco di quelli crotonesi. E come ha detto don Stefano, si spegne una luce in terra e se ne accende un’altra in cielo. Dunque Marco è una nuova stella crotonese.