Morte Marco Muscarà, condannati due medici dell’ospedale di Crotone
Un anno e 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, per due medici di Crotone accusati di omicidio colposo in relazione alla morte di Marco Muscarà, avvenuta nel marzo del 2015.
Il giudice del Tribunale pitagorico, Romina Rizzo, ha accolto le richieste di condanna avanzate dal pm nei confronti dei due sanitari, mentre ne ha assolto un terzo per non aver commesso il fatto.
Il giudice ha anche disposto il risarcimento per i familiari della vittima, da quantificare in sede civile, con una provvisionale di 30 mila euro a favore del figlio.
Secondo l’accusa il giovane è morto a causa di alcuni ritardi dei medici nel diagnosticare la rottura di una arteria che ha poi causato una emorragia interna.
Nel pomeriggio del primo marzo 2015 Muscarà fu stato portato al pronto soccorso dell’ospedale a causa di un incidente su un quad.
Le sue condizioni erano risultate subito gravi ma, secondo l’accusa, all’arrivo nel nosocomio i sanitari non avrebbero eseguito l’esame dell’ecodoppler che avrebbe potuto salvare la vita del giovane.
Solo in tarda serata i medici in servizio al San Giovanni di Dio effettuarono l’esame e il giovane fu poi trasportato d’urgenza nell’ospedale di Catanzaro dove subì anche l’amputazione della gamba.
Ma l’operazione non era servita per salvargli la vita. Muscarà infatti morì il 30 marzo 2015 (QUI).