Dalla Consulta sindaci a Trebisacce il no alle trivellazioni
Di provare ci provano e lo sforzo posto in essere, di fare sistema e di guardare oltre il campanile, è ammirevole, ma i problemi sono talmente tanti e gravi che alla fine si rischia di fare una lista della spesa lunga e improponibile.
E quanto è emerso nel corso dell’assemblea itinerante dei sindaci della Sibaritide che ha svolto la sua seconda assise a Trebisacce dove sono convenuti e si sono confrontati tutti i sindaci della fascia jonica che va da Rocca Imperiale a Cariati.
Ed erano presenti davvero tutti i sindaci, in rappresentanza dei comuni più popolosi di Corigliano, Rossano, Cassano, Trebisacce, Cariati, Villapiana e dei paesi più piccoli disseminati sia lungo il litorale che all’interno. Ben coordinati da Lenin Montesanto, i sindaci, dopo aver espresso solidarietà ai comuni di Oriolo e Scala Coeli colpiti dalle frane, hanno dato vita ad un confronto serrato e a volte spigoloso svoltosi lungo la falsariga del documento-sintesi tracciato dall’ex senatore Marini che delinea i principi ispiratori dell’iniziativa (convergenza sulle problematiche esistenti per rafforzarne le istanze) e ne riassume le priorità (sanità, trivellazioni in mare, dissesto idrogeologico, viabilità, trasporti).
Al confronto, aperto dagli interventi del sindaco di Corigliano Geraci come ispiratore dell’assemblea permanente dei sindaci, del sindaco di casa Mundo e dall’ex senatore Marini, hanno preso parte a seguire i sindaci di Cassano Papasso, di Cariati Sero, di Amendolara Ciminelli, di Francavilla Valente, di Rossano Antoniotti, di Roseto Mazzia ed il vice-sindaco di Trebisacce Petta. Relativamente alla questione-sanità, ritenuto da tutti il problema più urgente specie dopo la chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati che ha finito per ingolfare lo spoke di Rossano-Corigliano, è stato deciso di articolare una proposta-sintesi condivisa e presentabile e di chiedere un incontro urgente al nuovo commissario ad acta Scura alla presenza del presidente Oliverio invitato a farsi garante degli impegni assunti.
All’altro grave e incombente problema delle trivellazioni, affrontato alla presenza di molti esponenti della Raspa (rete delle associazioni per l’auto-tutela) ha dato un contributo importante l’euro-parlamentare pentastellata Laura Ferrara che ha indicato le direttive europee da richiamare per scongiurarne i guasti. Sul piano operativo è stato deciso di approvare, da parte dei consigli comunali, una Delibera che si appella al principio di autotutela dei sindaci e di organizzare un viaggio a Roma di tutti i sindaci per opporsi energicamente alle trivellazioni.
Su proposta del sindaco Sero, è stato deciso inoltre di organizzare la terza assemblea a Cariati con al primo punto all’o.d.g. la questione della viabilità e dei trasporti ferroviari e stradali. A lavori assembleari conclusi, è stata data la parola alla Raspa, il cui rappresentante Francesco Delia ha stigmatizzato la mancata deliberazione della Regione in ordine alle trivellazioni ed ha sottolineato la contraddizione tra la battaglia condotta dai sindaci contro le trivelle e il benestare verso la nuova S.S. 106 pronta a devastare il territorio sotto l’aspetto ambientale.