Il 28 marzo mobilitazione permanente contro le trivelle
Continua incessante il lavoro del Coordinamento No Triv “Magna Grecia” per l'organizzazione della manifestazione del 28 marzo, una data che rappresenterà il primo passo di una mobilitazione che, lo annunciamo fin da subito, non si fermerà ad una iniziativa ma sarà permanente e lungo tutto il territorio ionico.
“È ormai chiaro - scrive il coordinamento - che quella delle trivellazioni è una vera e propria colonizzazione, promossa da una serie di multinazionali, che non lascerebbe alcun vantaggio per il nostro territorio né da un punto di vista economico, né da un punto di vista occupazionale. Al contrario le trivellazioni, oltre ad inquinare la terra e l'acqua, accrescono i rischi sismici, provocano sprofondamento della terra ed abbattono, come in tutti i luoghi dove si sono realizzate, ogni altro tipo di economia locale, da quella agricola alla pesca al turismo.
Questo balordo piano, purtroppo, è stato appoggiato da Governi di ogni colore ivi compreso, purtroppo, il Governo Renzi il quale, attraverso lo sblocca Italia, tenta di scippare alle comunità ed alle istituzioni locali il sacrosanto diritto di difendere le proprie risorse e scegliere il proprio futuro.
Per questo intendiamo mettere in atto una mobilitazione permanente ed itinerante che non si arresterà fin quando il Governo non farà marcia indietro su questo strampalato piano: la manifestazione di Corigliano sarà solo la prima iniziativa di questo percorso ed invitiamo tutte le comunità della fascia ionica, la società civile e le istituzioni a prendere parte a questa giornata.
La manifestazione si muoverà alle 10, insieme alle scuole ed alle attività produttive, da Corigliano Scalo a Schiavonea, sancendo anche simbolicamente un collegamento tra aspirazioni di sviluppo agricolo e tutela della pesca, tra salvaguardia della salute e potenzialità turistiche, anche come risposta alle istanze di trivellazione che, in uno scenario catastrofico, si dovrebbero realizzare sia nell'entroterra che in mare.
Al coordinamento, nato spontaneamente solo da poche settimane, hanno già aderito numerosissimi gruppi, associazioni e cittadini non solo dell'area urbana ma di tutta la sibaritide, una partecipazione del territorio che riteniamo fondamentale affinché questa mobilitazione, oltre ad inviare un primo messaggio al Governo, serva a sancire un'alleanza tra tutti i territori della fascia ionica, tutti egualmente sotto attacco.
Anche per questo abbiamo appreso con favore dell'adesione dell'Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro alla manifestazione del 28 marzo ed abbiamo apprezzato che tale adesione sia stata ribadita alla presenza dei sindaci del comprensorio, i quali sono tutti accoratamente invitati a partecipare e sostenere la riuscita di questa manifestazione con atti pubblici e favorendo fattivamente la partecipazione delle proprie comunità. Una partecipazione che riteniamo importante anche in vista delle prossime iniziative che, ci auguriamo, faranno il giro di tutte le città dalla Basilicata allo ionio reggino.
Il nostro appello è che non sia una mera adesione formale: per fermare questo ignobile progetto non basterà nè una manifestazione né migliaia di fogli di “carta bollata”. Serve costruire una forte e reale unità territoriale in grado di sovrastare, nella massima chiarezza e trasparenza, gli schieramenti politici, gli steccati cittadini e tutte quelle forme di stupido opportunismo localistico o, peggio ancora, partitico che fino ad ora non hanno fatto altro che danneggiare la nostra terra ed in nostri interessi.
Medesimo accorato appello di partecipazione e sostegno facciamo al Presidente della Provincia e soprattutto alla Regione Calabria ed al governatore Oliverio, il quale ha l'onere ed il dovere di contrastare l'azione del Governo per ribadire, dal punto di vista istituzionale e dal punto di vista politico, l'indisponibilità della Calabria a subire altri scempi, scippi e stupri”.