No triv: Antoniotti aderisce alla manifestazione del 28
Nuovamente in piazza, insieme al territorio, per dire no al programma di estrazione degli idrocarburi nel Golfo di Taranto. L’Amministrazione comunale parteciperà alla manifestazione No Triv in programma per il prossimo Sabato 28 Marzo a Corigliano calabro. Continuiamo a far sentire forte il nostro sdegno contro un Governo, il più antimeridionalista di sempre, che vuole sopprimere le aspirazioni di sviluppo delle Regioni del Sud e della Sibaritide attraverso un piano di sottomissione industriale vergognoso. Istituzionalmente abbiamo già espresso il diniego convinto alle attività di trivellazione nello Jonio, attraverso due distinte delibere Consiliari e con delibere di Giunta, oltre ad aver preso parte a tutte le manifestazioni pubbliche contro il palesarsi di questo scempio ambientale. Ora serve la reazione forte e convinta della popolazione e soprattutto dei giovani, ai quali chiediamo di aiutarci a difendere il loro futuro.
È quanto dichiara il sindaco Giuseppe Antoniotti, che sarà in testa al corteo insieme al collega di Corigliano Giuseppe Geraci, e agli altri colleghi del territorio, invitando i cittadini e soprattutto gli studenti di tutte le scuole del territorio a partecipare alla pubblica manifestazione che si terrà il prossimo Sabato 28 Marzo 2015 a Corigliano. Il corteo avrà inizio con il raduno alle Ore 9.00 presso il piazzale antistante il Parco comunale “Fabiana Luzzi” per poi proseguire lungo via Provinciale, verso Schiavonea.
Gli studenti, i movimenti sociali giovanili, le associazioni sportive – dichiara Antoniotti - sono e dovranno essere l’essenza della protesta No Triv. Il coinvolgimento delle scuole è essenziale per sensibilizzare le nuove generazioni su una problematica che riguarda il futuro della nostra terra. Ecco perché mi auguro – questo l’appello del Sindaco - che i ragazzi siano in prima fila sabato a Corigliano. Contro le trivellazioni nel Golfo di Taranto, - ribadisce il Primo cittadino - non esprimiamo un no pregiudiziale bensì di sostanza. Perché il quadro storico di questa attività industriale, ovunque essa sia stata attuata, ci consegna una ricaduta catastrofica sia sul piano economico che ambientale. Purtroppo anche questa situazione di pericolo, che insidia il nostro futuro, è l’effetto di quel piano di annientamento del Sud varato dal Governo Renzi. Sabato faremo la nostra parte manifestando contro questo sopruso. Certo, la protesta di strada serve a ben poco se la sua eco non viene ascoltata e recepita all’interno delle sedi istituzionali. Ecco perché – conclude - in occasione della manifestazione di Corigliano, mi farò promotore dell’idea di attuare una contestazione istituzionale nelle sedi romane del Ministero dello Sviluppo economico, che coinvolga tutti i sindaci del territorio della Sibaritide.