Tribunale, Antoniotti chiede il sostegno di Oliverio
Tribunale di Rossano, Antoniotti chiede di poter confrontarsi, insieme alle associazioni forensi e ai comitati civici, con il presidente della Regione Calabria e con tutte le forze politiche presenti in seno al Consiglio regionale. C’è la necessità di capire se l’Esecutivo Oliverio ha intenzione di voler tradurre in azioni concrete gli impegni assunti nel corso dell’ultima campagna elettorale. Magari sollecitando il Governo centrale, politicamente amico, a voler adottare ogni utile provvedimento che miri alla riapertura del presidio giudiziario della Sibaritide. Sussiste ed è concreta ogni giusta causa per attivare, ad oggi, tutte le procedure legislative atte a restituire e garantire la giusta affermazione del diritto ai cittadini di questo vasto comprensorio. L’accorpamento al Tribunale di Castrovillari dell’utenza dapprima servita dal Palazzo di Giustizia di Rossano finora ha prodotto solo ritardi e grandi disfunzioni all’apparato giudiziario. E questo è un dato oggettivo ed incontrovertibile.
La richiesta di confronto è stata inoltra formalmente dal sindaco Giuseppe Antoniotti stamani (giovedì, 14 maggio) attraverso una missiva indirizzata al governatore della Calabria, Mario Oliverio, con la quale si chiede, appunto, la convocazione di un incontro urgente per riaprire il dibattito sulla vertenza Tribunale tra territorio e Regione Calabria, interrottosi alla vigilia delle elezioni regionali dello scorso novembre 2014.
L’entrata in vigore della legislazione nazionale sulla Nuova Geografia Giudiziaria – dice il Primo cittadino - ha portato al cervellotico accorpamento del Tribunale di Rossano a quello di Castrovillari. Ciò, nonostante le giuste e motivate lotte combattute sinergicamente dalle Istituzioni locali e territoriali, dalle Associazioni forensi e dai cittadini dell’Area urbana Corigliano-Rossano e del comprensorio della Sibaritide. Ma non ci fermiamo. Credo, infatti, che sia doveroso continuare questa battaglia di civiltà. Soprattutto da parte di chi vive quotidianamente e ormai da oltre due anni questo palese atto di sopraffazione dello Stato che ha, di fatto, soppresso il sacrosanto diritto alla Giustizia ai cittadini di questo comprensorio. Tutte le forze politiche, nel corso delle campagne elettorali che si sono susseguite negli ultimi anni e così come anche in quella per il rinnovo della Giunta e del Consiglio regionale del novembre 2014, hanno assunto la loro chiara ed inequivocabile posizione in merito alla soppressione del Tribunale di Rossano".
"Lo stesso attuale Governatore – precisa il Sindaco - è stato e credo sia tuttora contro la chiusura del presidio e vicino alle giuste rivendicazioni del mondo forense, sociale ed istituzionale che non stanno lesinando energie in questa vicenda. Purtroppo, però, dopo aver incassato, nel settembre 2013, la solidarietà ed il pieno sostegno, dell’attuale Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, lo stesso sulla questione si è reso praticamente latitante. Tant’è che da oltre un anno che non riusciamo più ad interloquire con il Governo centrale per chiedere l’adozione di ogni utile provvedimento legislativo teso alla riapertura del Tribunale. Ma per far questo credo sia doveroso ed opportuno il coinvolgimento della Regione Calabria, che attraverso la sua autorevolezza potrebbe dar voce a questo territorio, ai sindaci, alle associazioni forensi e ai cittadini, e riportare la questione sui tavoli del Ministero. L’attività di accorpamento dei due presidi è ormai completa. Il trasferimento presso la sede di Castrovillari anche del corposo Archivio storico del Tribunale di Rossano, a fronte di una capienza logistica sicuramente sottodimensionata rispetto alle reali esigenze, rappresenta infatti – conclude Antoniotti - la fase finale di questo processo. Non si può perdere altro tempo.