Associazioni Frida e Haidi: “Mancanza di servizi dedicati a fauna selvatica”
“Quella che vogliamo sottoporre all’attenzione dei cittadini e dei media è una vicenda che ha dell’incredibile e che fotografa un’assoluta mancanza di servizi, nel nostro territorio, dedicati alla fauna selvatica. Una vicenda che nasce da un’irregolarità venatoria e si conclude con le associazioni che devono sostituirsi alle istituzioni preposte, come troppo spesso accade in questa regione”. E’ quanto scrivono le associazioni Frida, Heidi – Una vita da cani Onlus.
“Nella giornata di giovedì scorso – continua la nota - i nostri volontari, membri delle associazioni Frida e Heidi - Una vita da cani, sono stati chiamati a prestare soccorso ad un esemplare di volpe che giaceva ferita sul ciglio di una strada nella zona di Sibari. Riempito di pallini da caccia l’animale sanguinava copiosamente visibilmente in preda a spasmi di dolore. E già qui siamo nell’illegalità più completa, poiché la stagione venatoria si è chiusa da un bel pezzo. Qualcuno, comunque, aveva deciso di sparare alla volpe e lasciarla morire dissanguata ai bordi di una strada. Intervenuti i nostri volontari hanno subito messo in sicurezza l’esemplare ed hanno iniziato la trafila prevista dai regolamenti provinciali. Infatti, decreta la Provincia, chi ritrova un esemplare in difficoltà ha il dovere di contattare immediatamente “la Polizia Provinciale, il Comune o il Corpo Forestale dello Stato del territorio di competenza che devono provvedere al ritiro e, ove necessario, al ricovero presso centri di recupero o servizio veterinario per le opportune cure”. Ebbene, ciò che con tanta enfasi è riportato su carta nella realtà non ha trovato alcun riscontro. Un’intera mattinata al telefono non ha portato ad alcuna conclusione della vicenda e tutti gli enti preposti che i nostri volontari hanno contattato non hanno ritenuto opportuno intervenire adducendo mancate competenze o mancanza di mezzi e tempo. La Polizia Provinciale ha detto di non avere modo di intervenire, la Forestale ha declinato la propria competenza in materia e i Vigili Urbani di Cassano si sono semplicemente disinteressati della cosa. Al termine dell’estenuante giro di telefonate, frustrante come poche cose al mondo, i volontari hanno provato a rivolgersi anche ad altre associazioni che avrebbero dovuto interessarsi della cosa ma il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Rende è preposto solo alla ricezione di quelli condotti dalla Polizia Provinciale mentre l’ANPANA ha detto che a spese proprie non si sarebbe mossa. Alla fine della fiera sono stati i nostri volontari a trasportare l’animale agonizzante presso la clinica veterinaria del dott. Romanelli che si è offerto di sottoporla a radiografie ed intervento in maniera del tutto gratuita. Dimostrando più attaccamento al valore della vita animale di quanto ne abbiano dimostrato tutti quelli che si riempiono la bocca di concetti quali “animalismo” e “tutela della natura”. La volpe, purtroppo, a causa del troppo tempo perso fra il ritrovamento ed il trasporto è morta durante la notte. Noi, invece, non lasceremo morire la vicenda e ci rivolgeremo a tutte le sedi opportune che possano fare chiarezza su questa turpe vicenda e sulle falle di un sistema che dovrebbe essere preposto alla tutela degli animali selvatici”.