Migranti alto Ionio, amministratori: “Scacco a flussi turistici e rischio emergenza sanitaria”
“I continui sbarchi di migranti sulle nostre coste determinano un calo dei flussi turistici e l’insorgere di una possibile emergenza sanitaria. Respingiamo con forza le accuse e i tentativi di mistificazione e disinformazione messi in piedi da chi tenta di far passare sulla stampa locale le solite speculazioni intellettualistiche di bassa lega. Serve una risposta politica forte da parte di tutti i sindaci della Sibaritide. Nessuno può nascondersi, nessuno sta in una botte di vetro”.Venerdì 19 giugno il Prefetto di Cosenza incontrerà il sindaci dell’Alto Jonio. È quanto fanno sapere, in un comunicato congiunto, Marisa Chiurco, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Corigliano e Antonello Ciminelli, Sindaco di Amendolara.
“Vivo in prima persona il concetto di solidarietà – ha commentato Marisa Chiurco - l’amministrazione guidata dal sindaco Geraci ha profondo rispetto per tutta questa gente in fuga da guerre e privazioni. Ma c’è una regola valida sempre: quando si aiuta il prossimo bisogna farlo con mezzi dignitosi preservando la popolazione locale. Ci sono stati segnalati 65 casi certi di scabbia e alcuni ricoveri nel reparto Malattie infettive dell’ospedale civile di Cosenza. Non siamo noi ad aver tirato fuori questi numeri.
A prescindere da un evidente problema sanitario – ha continuato- questa storia ha altri risvolti: sociali, economici, politici. Corigliano è solo una parte del problema che è di interesse nazionale. Le immagini che arrivano da Ventimiglia, Roma e Milano parlano da sole. Il Comune ha difficoltà economiche, eppure ha anticipato le spese per la prima accoglienza ai migranti. Abbiamo speso 65mila euro tra fatture e straordinario da pagare ai dipendenti comunali. Malgrado le casse in rosso del nostro ente.
La soluzione non può essere l’utilizzo delle strutture ricettive della costa. Questo significa abbattere il turismo e depotenziare gli introiti di molte famiglie che proprio grazie alla stagione estiva mettono fieno in cascina per l’inverno”.
“Qualcuno ha messo in bocca a me e Geraci - ha detto il Sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli - parole mai pronunciate. Chi vuole farci passare per dei piccoli Salvini non ha a cuore i problemi di questo territorio. Ci sono diversi modi per affrontare i problemi. Uno è quello di politici piccoli come MELFI pronti a muoversi nell’alveo della propaganda spicciola. L’altro modo è guardare oltre e capire che la questione migranti, così come viene affrontata dallo Stato, sa di improvvisazione. Non c’è un progetto e un’idea seria. A Roma hanno tra le mani una patata bollente che passano a noi amministratori locali dal Sud al Nord.
È assurdo che le due uniche strutture ricettive di Amendolara ospitino 100 migranti nel periodo estivo. Io sono per la cultura dell’accoglienza, però di un certo tipo, organizzata e sostenibile. Quattro anni fa ho presentato un progetto, insieme all’Unesco e all’Unical, per popolare i centri montani e interni. Questo potrebbe essere un buon modo di praticare la cultura della solidarietà senza proclami e slogan buoni per guadagnare un piccolo spazio sui media locali”.