Sbarchi. In 610 nel porto di Crotone, altri 475 a Corigliano
È attesa per le 9 di domattina, lunedì 8 giugno, l’arrivo nel porto di Crotone della nave Vega della Marina Militare con a bordo 610 migranti di varie nazionalità che sono stati soccorsi nelle acque del Mar Mediterraneo. Altri 475, invece, sono in viaggio sulla nave Driade facendo rotta verso lo scalo cosentino di Corigliano Calabro. Per un totale che supera abbondantemente le 1000 unità in un solo giorno.
Intanto, già nel tardo pomeriggio di domenica, è stata convocata d’urgenza, presso la Prefettura crotonese, una riunione per il coordinamento di tutte le attività di primo soccorso e assistenza. All'incontro operativo partecipano la Capitaneria di Porto pitagorica, rappresentanti del Comune, della Questura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l’ASP Crotone, il Suem 118, la Misericordia, la Croce Rossa ed organizzazioni umanitarie.
Scopo della seduta la definizione dei diversi aspetti organizzativi e logistici “di dettaglio” per attuare la pianificazione coordinata dalla stessa Prefettura; assegnate dunque le funzioni facenti capo a tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni. I migranti, una volta sbarcati, saranno trasferiti secondo un piano di riparto fornito dal Ministero dell’Interno.
CORIGLIANO. IL SINDACO: ASSISTENZA IMPOSSIBILE
“Così come avevamo già dichiarato e spiegato nelle ultime precedenti occasioni, il Comune di Corigliano non è in grado di garantire materialmente e finanziariamente la richiesta assistenza allo sbarco di ulteriori immigrati al porto”.
È quanto ha ribadito il Sindaco Giuseppe Geraci agli uffici ed ai responsabili della Prefettura di Cosenza che hanno allertato l'Amministrazione Comunale del confermato arrivo degli oltre 400 migranti tra il pomeriggio e la serata di lunedì 8 giugno.
“Non possiamo che ribadire - dichiara il primo cittadino - che resta del tutto fallimentare la gestione nazionale dell'emergenza migranti da parte del Governo nazionale. Con molta probabilità, il Presidente del Consiglio ed il Ministro continuano a non avere alcuna cognizione della situazione reale di grave disagio vissuta nei nostri territori e dalle stesse prefetture, di fatto esecutrici di direttive che prescindono forse dalla conoscenza delle effettive risorse disponibili nei comuni. Come Amministrazione Comunale non abbiamo ancora neppure rendicontato le spese già anticipate per gli sbarchi precedenti. Personale ed uffici comunali, soprattutto quello manutentivo particolarmente richiesto in queste circostanze, sono impegnati 7 giorni su 7 e spesso per intere giornate su tutte le emergenze quotidiane, non riuscendo a dare risposte adeguate alla serie di disagi già patiti dalla nostra cittadinanza”.