La tappa crotonese di Route 21 Chromosome on the road
Un abbraccio alla famiglia, un saluto ai vecchi amici e un giro nella “movida” della domenica. È stata piuttosto densa di emozioni la tappa crotonese di “Route 21 Chromosome on the road”, il giro d'Italia in Harley Davidson che il biker Gian Piero Papasodero sta compiendo assieme ad alcuni amici resi speciali dalla sindrome di Down.
In sella allo splendido trike messo a disposizione dell’iniziativa da Matteo Pesce, Gian Piero e Massimiliano, il secondo dei ragazzi che si alterneranno in questo tour, sono arrivati nel tardo pomeriggio di sabato, un po’ provati dagli acquazzoni beccati durante il viaggio da Bari. Ad attenderli sul lungomare cittadino c’erano la mamma e la sorella di Gian Piero, ma anche tanti amici di vecchia data informati della nuova iniziativa messa in piedi dall’architetto-biker. Una serata un po’ speciale, insomma, anche per Massimiliano che (tra le altre cose) ha fatto visita alla ‘tana’ degli Achei, la squadra di football americano nella quale Gian Piero ha giocato da ragazzo.
Nella tarda mattinata di oggi, dopo un ulteriore saluto alla famiglia e ad altri amici, la partenza per Avellino, dove a Massimiliano darà il cambio Federico, un altro amico speciale di Route 21. A raccontare la preparazione, i protagonisti e l'intero viaggio, tappa dopo tappa, c'è la pagina Facebook "Route 21 Chromosome on the road".
Route 21 Chromosome on the road è un viaggio di quelli speciali, di quelli da raccontare, da condividere, da assaporare istante dopo istante. Perché a renderlo unico ci sono dei compagni straordinari. “Route 21 Chromosome on the road” è il giro d'Italia in Harley Davidson del quale saranno protagonisti un biker ed alcuni amici speciali, ragazzi nati con quel cromosoma 21 birichino che è responsabile della sindrome di Down.
A partire dal 14 giugno e per sei settimane, i bikers sono in giro per l’Italia alternandosi in sella ad una splendida Harley Davidson; 32 tappe sulla “Route 21”, la strada che percorre le vie del cuore. “Trasformeremo strade e autostrade italiane nel mito della Route 66 – spiega Gian Piero Papasodero, che di questa iniziativa è mente, cuore ed anima - la mother road di chi come noi ama quelle moto dal sapore americano”. Gian Piero vive a Verona; è un biker autentico, gioca a Football americano da 27 anni, e appena può si dedica ai suoi amici speciali. Sarà lui la voce narrante di questo viaggio, sarà lui a guidare i suoi amici nella realizzazione di questo sogno. “Viaggiamo per tutta Italia – spiega – visitando strutture che ospitano disabili e facendo del volontariato in cambio di un pasto e di un letto. Dimostreremo che non esistono diversità, che nulla è impossibile se lo si vuole davvero e se le forze migliori si uniscono per realizzare il sogno di un ragazzo”. Perché se “Route 21” è diventata una realtà, lo si deve ai tanti amici che Gian Piero ha in tutta Italia.
L’iniziativa non ha bisogno di grossi sponsor, ha tantissimi amici che si sono mobilitati in un attimo, anche attraverso il passaparola sui social network, mettendo ciascuno un piccolo tassello a formare questo meraviglioso puzzle. Ci sono singoli cittadini, bikers, associazioni, strutture che si occupano di disabilità; c’è la concessionaria Harley Davidson di Verona; c’è il contributo della Mbe, importante società che organizza il Motor bike expo di Verona.
E poi c'è Matteo Pesce, che ha messo il suo splendido trike (una bellissima Harley a tre ruote) a disposizione dei suoi amici. “Sono onorato - dice - di poter contribuire ad una iniziativa che mi ricorda, nella frenesia che ogni giorno ci accompagna, di fermarmi e di pensare che attorno a noi ci sono molte persone meno fortunate. Una iniziativa che insegna che per rendere felice una persona spesso basta davvero poco, basta magari condividere con lei una cosa per noi 'normalissima' come un giro in moto”. Dopo la partenza avvenuta il 14 giugno da Sirmione, in occasione del “Sirmione Harley Party”, altrettanto significativa anche la tappa di arrivo, il 24 luglio, con grande chiusura al “Verona Harley Festival”.