Processo “Gringia”, 14 condanne in appello
La Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro ha condannato 14 presunti esponenti del clan Patania di Stefanaconi coinvolti nell'operazione "Gringia" che nell'ottobre 2012 ha fatto luce sulla faida che ha opposto i Patania ai clan di Piscopio, frazione di Vibo, e poi ai Bartolotta di Stefanaconi. In totale i giudici hanno inflitto pene complessive per 169 anni e 10 mesi di carcere.
Queste le condanne: 20 anni per Mauro Uras; 13 anni Vasvi Beluli, killer macedone passato fra i collaboratori di giustizia; 30 anni per Sebastiano Malavenda; 20 anni a testa per Francesco Alessandria e Andrea Patania; 14 anni Nicola Figliuzzi; 8 anni e 4 mesi a testa per Giovanni Battista Bartolotta, Rosalino Pititto e Salvatore Lopreiato; 4 anni ed 8 mesi ciascuno per Damiano Caglioti ed Antonio Caglioti; 3 anni e 4 mesi per Caterina Caglioti; 6 anni Daniele Bono; 9 anni e 4 mesi per Arben Ibrahimi.
Contestati nel processo l'omicidio di Francesco Scrugli ed i tentati omicidi di Rosario Battaglia e Raffaele Moscato (21 marzo 2012). Quindi gli omicidi di Giuseppe Matina (20 febbraio 2012) e Davide Fortuna (6 luglio 2012) ed i tentati omicidi di Raffaella Mantella (gennaio 2012), Francesco Calafati (21 marzo 2012), Francesco Scrugli (11 febbraio 2012) e Francesco Meddis (26 giugno 2012). Tutti i fatti di sangue si sarebbero consumati nell'ambito di una faida fra opposti schieramenti mafiosi sull'asse Stefanaconi-Vibo- Piscopio. (AGI)