‘Ndrangheta: faida Vibo, killer da ex Jugoslavia per 5mila euro
Killer provenienti dalla ex Juogoslavia, la promessa di cinquemila euro ad omicidio, assoldati nell'ambito della faida di Vib Valentia o fra il clan Patania di Stefanaconi ed il gruppo dei "piscopisani" (dal nome della frazione Piscopio di Vibo), e poi fra gli stessi Patania ed il clan Bartolotta di Stefanaconi. È quanto emerso stamane dalle testimonianze di due degli stessi killer al loro primo esame da collaboratori di giustizia dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia.
Il macedone Vasvi Beluli ed il kosovaro Arben Ibrahimi, all'epoca residenti a Canino, in provincia di Viterbo, hanno ammesso di essere stati assoldati dai Patania per eliminare il vibonese Francesco Scrugli, poichè ritenuto l'autore materiale dell'omicidio nel settembre 2011 del boss Fortunato Patania. I due killer hanno raccontato al Tribunale di essersi di essersi appostati l'11 febbraio 2012 con un fucile di precisione in un appartamento vicino la Questura di Vibo per poi aprire il fuoco contro Francesco Scrugli (ferito al collo) che stava uscendo da un altro palazzo di fronte.
"I Patania - ha svelato Beluli in udienza - ci avevano promesso 5mila euro a testa ad omicidio, ma alla fine ci diedero solo 500 euro". Vasvi Beluli ha poi ammesso di aver preso parte, nell'ambito della faida, al tentato omicidio di Francesco Meddis (26 giugno 2012) ed all'omicidio del 31enne Davide Fortuna, ucciso il 6 luglio 2012 in spiaggia a Vibo Marina in pieno giorno. (AGI)