Confcommercio su situazione balneabilità nella Città di Crotone
"Ciò che si sta verificando in questi ultimi giorni in città supera l’immaginazione: il continuo versamento di liquami nel nostro mare sta producendo danni in termini di salute, immagine ed economia. - Lo scrive in una nota la Confcommercio Crotone - Gli operatori turistici rimangono impietriti dinanzi a questa situazione che si manifesta proprio nel mese in cui la città dovrebbe indossare l’abito migliore per accogliere gli ospiti provenienti da ogni parte d’Italia.
"Invece - aggiuge l'associazione commercianti - ci troviamo a commentare una situazione che non ha bisogno in realtà di commenti: i danni che tale circostanza sta provocando sono enormi poiché coincidono con la settimana più importante dell’anno. Le foto che stanno impazzando sui social stanno ulteriormente peggiorando, se possibile, la situazione, riducendo l’immagine del nostro mare ad uno scarico fognario a cielo aperto. Apprezziamo l’intervento degli enti preposti per risolvere il problema, ma questo non basta affatto visto che del problema si è a conoscenza da anni e da anni non è stato affrontato, portandoci a questi risultati. Gli operatori turistici rappresentati dal SIB (Sindacato italiano balneari) e dalla FIPE (federazione italiana pubblici esercizi) chiedono che una volta tanto emergano le vere responsabilità dell’accaduto, riservandosi di richiedere i danni per i mancati incassi cagionati dalla drammatica situazione che si sta verificando".
"Non è volontà degli operatori quella di esasperare la situazione o non voler comprendere le difficoltà che gli enti vivono quotidianamente, ma - prosegue Confcommercio - non si può pensare che il privato debba sempre subire pazientemente le inefficienze pubbliche che arrecano danno a famiglie dei titolari e dei loro collaboratori. Pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi opportune per migliorare i servizi pubblici essenziali a fornire a cittadini ed attività la giusta dignità, attenderemo, non per molto comunque,risposte accompagnate da atti concreti mirati a programmare strutturalmente e a lungo termine, senza trovarci sempre a dover gestire le emergenze."