Donna uccisa: Siulp, manca la certezza della pena
Il segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulp, Carmelo Lufrano, interviene con una nota in merito all'omicidio di Antonia Rotella, la donna rapinata e uccisa a Catanzaro.
"Il vile soggetto resosi carnefice della povera ed indifesa vittima, guarda caso - osserva Lufrano - era ultranoto alle forze di polizia per gli innumerevoli reati di cui si era reso responsabile, tutti connessi essenzialmente ad episodi di microcriminalità. Un fenomeno quest'ultimo - spiega - che rappresenta il principale problema per la città di Catanzaro e che, da sempre, costituisce elemento anche di discussione dell'intera collettività. Lo sanno bene i cittadini che sistematicamente sono sottoposti a vessazioni, estorsioni, furti, rapine e quant'altro. Lo sanno bene anche le forze dell'ordine che, con le scarse risorse a disposizione, cercano di arginare la proliferazione di sistematiche azioni di illegalita' che oramai condizionano il vivere civile di tutta la cittadinanza. Lo sanno pure politici ed amministratori che esercitano il potere legislativo in modo tale da risultare poco incisivo.
Ed infine - prosegue - lo sanno anche quei magistrati che troppo spesso vengono colti da eccessi di buonismo nei confronti di chi caduto nella rete delle forze dell'ordine, anche di fronte a conclamati elementi di responsabilità, viene candidamente rimesso in libertà. Ed è proprio il caso dell'impunito Leonardo Procopio che nonostante la sua "specializzazione" nei reati di microcriminalità aveva la liberta' di girovagare per le strade della nostra citta'.
Questa volta però - conclude - il "microcriminale" ha commesso ben altro ed ha provocato la morte di una nostra concittadina, togliendola all'amore dei suoi cari".