Tribunale diritti malato: “Riaprire la Tin”
“La Tin verrà riaperta, state tranquilli é solo una questione di numeri” . A più di due mesi da questa dichiarazione del Commissario regionale alla sanità Scura, Cittadinanzattiva-TDM, alla luce dalla mancata riapertura della terapia intensiva neonatale, si interroga sul “significato di questi numeri: quanto personale, tra medici e infermieri, necessita un reparto di terapia intensiva neonatale; su quanto personale medico è invece possibile contare oggi nel Reparto di Neonatologia-Pediatria, si può fare una seria previsione circa la reale possibilità di aumentare il numero dei parti da 1300 a 1800 in tre anni, così come richiesto dallo stesso Scura.
Per chiarirci le idee abbiamo parlato con Luigi Mesuraca, dirigente medico della u.o.c di pediatria e neonatologia e responsabile del sindacato dei pediatri ospedalieri che, cordialmente, ha illustrato come, nella situazione attuale, sia difficile prevedere con esattezza i tempi di riapertura della Tin, seppure la volontà non manchi da parte di nessuno e soprattutto da parte del commissario straordinario dell'Asp Sergio Arena e del Direttore Sanitario Aziendale Agostino Talerico.
In base alle direttive dei Lea (livelli essenziali di assistenza) della regione Calabria, in un reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dovrebbero essere impiegati non meno di 10 medici oltre al personale infermieristico che dovrebbe contare almeno 3 persone per ogni turno. Numeri alti che, almeno nel momento in cui scriviamo, sono ben lontani da quelli attualmente presenti nella nostra struttura ospedaliera dove dal 2010, quando ancora la Tin era pienamente funzionante, ben 5 medici sono andati in pensione senza poi essere sostituiti e dei 6 neonatologi presenti in reparto ben 2 sono purtroppo impossibilitati a svolgere appieno l’attività lavorativa per motivi di salute. Tale carenza di personale dovrebbe trovare parziale rimedio nella previsione di assunzione di almeno un medico in tempi brevissimi e un altro nel 2016 attraverso l’indizione di un regolare bando di concorso.
Alla scarsità di personale medico occorre aggiungere che l’accorpamento dei Reparti di Pediatria e Neonatologia-Tin non è stato accompagnato da un migliore assetto strutturale degli stessi. I due comparti, infatti, sono separati da un lungo corridoio e da ben sei porte che, in momenti di grave emergenza, rendono il lavoro dei medici più pesante e la situazione dei malati insostenibile, soprattutto in considerazione che di notte è presente un solo medico per entrambi i reparti.
In una situazione di emergenza così grave appare evidente che il richiesto aumento del numero dei parti in soli tre anni, sia subordinato alla risoluzione di problematiche urgenti e gravissime che richiedono un intervento più incisivo da parte delle istituzioni crotonesi, nel pieno rispetto del Patto della Salute approvato pochi mesi fa, e dello stesso Commissario Regionale che, ci permettiamo di dire, dovrebbe tenere in maggiore considerazione la difesa della salute dei cittadini crotonesi.
Di fronte a decisioni che, a nostro parere, vanno nella direzione opposta a quella dell’interesse della salute del cittadino, Cittadinanzattiva-TDM chiede che vengano fronteggiate con urgenza le problematiche che rendono la riapertura della Tin un passo ancora lontano dal compiersi e vuole ricordare che, al centro delle tante problematiche sanitarie va posta la dignità del malato, non bisogna tener conto solo dei numeri. Cittadinanzattiva, come ha sempre fatto, continuerà a seguire attentamente la realizzazione di ogni piano di sviluppo riguardante non solo la sanità calabrese ma anche quella Crotonese”.