Marazziti e Campanella: “Assistere bimbo testimone di giustizia”
“E’ positivo che un bambino di undici anni voglia uscire dall’imbuto di una predestinazione criminale e parli con i magistrati. Ciò lo si deve , probabilmente, all’intelligenza della madre. C’è pero’ il rischio di un disturbo di adattamento che va evitato. Lo affermano in una nota Donatella Marazziti, docente di psichiatria a Pisa e direttore scientifico della Fondazione Brf, e Mario Campanella, componente del comitato scientifico della Fondazione e Presidente dell’associazione Peter Pan, per la tutela dei bambini
“E’ necessario che la DDA faccia assistere il bambino da uno psicoterapeuta- si legge nella nota- per rafforzare il valore straordinariamente positivo della sua azione ed evitare che nel futuro l’assenza paterna gli generi sensi di colpa e disturbi di adattamento. A questa età prepuberale- proseguono Marazziti e Campanella- è assai probabile, dopo un trauma del genere, sviluppare un disturbo di adattamento che è per sua natura transitorio, ma che va elaborato.
Bisogna sventare il rischio- continua la nota- che il ragazzino si senta partecipe di una sorta di “tradimento” culturale rispetto al padre e che quindi manifesti una sintomatologia depressiva, mentre il sostegno psicoterapico potrebbe generare effetti positivi anche sulla figura paterna e portare l’intera famiglia ad abbracciare i crismi della legalità”.