‘Ndrangheta: Bindi, lo Stato non abbassa la guardia

Calabria Attualità
Rosy Bindi

"L'operazione della Dda di Reggio Calabria che ha portato al fermo di 26 persone, tra cui il sindaco, il vicesindaco e un ex consigliere comunale di San Ferdinando e al sequestro di beni per un valore di 10 milioni di euro, è un risultato significativo dell'attivita' di contrasto al potere delle cosche". Ad affermarlo è Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. "È una dimostrazione - aggiunge Bindi - che lo Stato non abbassa la guardia in un territorio in cui la sfida della 'ndrangheta alle istituzioni democratiche è particolarmente insidiosa e puo' contare su complicita' e sostegni anche insospettabili".

Per la presidente della Commissione antimafia, "è bene procedere rapidamente alle verifiche sui livelli di infiltrazione mafiosa nell'amministrazione comunale con la Commissione di accesso: dalle indagini emerge infatti un quadro allarmante su cui occorre intervenire con fermezza e rigore. Ci aspettiamo che in vista delle prossime competizioni elettorali tutte le forze politiche si attengano alle indicazioni del Codice di autoregolamentazione sulle candidature approvato dalla Commissione parlamentare Antimafia. C'è bisogno di un segnale di vera discontinuità e spetta in primo luogo alla politica dimostrare che con la 'ndrangheta non si fanno patti di alcun genere". (AGI)